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L’avvocato Campanella risponde alle domande dei lettori sui Dpcm e le ordinanze regionali

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Il contributo dell’avvocato nisseno Simona Campanella, in risposta alle domande dei nostri lettori, che troverete scritto e nella nostra video intervista.

VISITE AI CONGIUNTI FUORI REGIONE

  • Buongiorno, sono residente in Puglia, ma ho una figlia minore in Campania, non sono coniugato, separato o divorziato. Posso recarmi al suo domicilio per una visita come congiunto, per motivi di necessità, mancando da oltre due mesi?
  • Buongiorno, i genitori e figli separati possono incontrarsi anche se si trovano in regioni diverse? Grazie
  • Buongiorno. Sono residente in un Comune delle Marche, sarebbe possibile raggiungere i miei genitori anziani in un comune dell’Abruzzo? Dal DPCM sembrerebbe di no ma dal PDF scaricabile sembra indicato che è possibile lo spostamento di un congiunto nel luogo in cui si trova l’altro. Erro?
  • Buongiorno. Giornali, tv e Ministri dichiarano che tra i congiunti a cui è possibile far visita rientrano i fidanzati/affetti stabili ma dal PDF si evince il contrario… Potrei avere delucidazioni a riguardo?

Parere:

Premetto che il Governo ha precisato, nelle sue FAQ istituzionali, che “Gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti anche da un Comune all’altro. Tali spostamenti dovranno in ogni caso avvenire scegliendo il tragitto più breve e nel rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario (persone in quarantena, positive, immunodepresse etc.), nonché secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio o, in assenza di tali provvedimenti, secondo quanto concordato tra i genitori.”

Con la Circolare n. 15350/117 del 02.05.2020, il Ministero dell’Interno ha specificato che le visite ai congiunti posso avvenire anche fuori Regione.

Occorre però precisare:

  1. Il genitore che si sposta non deve essere positivo al Covid 19, o in sorveglianza attiva o in isolamento domiciliare o avere sintomi che possano far sospettare di essere positivi al Covid19;
  2. Bisogna verificare che non vi sia nella regione in cui si deve andare un provvedimento restrittivo dell’ingresso di persone da altre regioni
  3. Occorre portare con sé l’autocertificazione con il motivo dello spostamento e il provvedimento del Tribunale o di negoziazione assistita o l’accordo scritto tra i genitori in caso di separazione di fatto
  4. Gli incontri devono avvenire adottando tutte le opportune precauzioni che limitino il rischio di contagio (uso di mascherine, guanti e distanza di sicurezza, divieto di assembramento).

L’ambito cui può riferirsi la dizione “congiunti” può indirettamente ricavarsi, sistematicamente, dalle norme sulla parentela e affinità, nonché dalla giurisprudenza in tema di responsabilità civile.

Alla luce di questi riferimenti, deve ritenersi che i “congiunti” cui fa riferimento il DPCM ricomprendano: i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge). 

Il Ministero dell’Interno, con la Circolare n. 15350/117 del 02.05.2020, ha precisato che con la definizione di congiunti deve ricomprendersi anche una relazione connotata da “duratura e significativa comunanza di vita e di affetti”.

E’ da ritenersi che si tratti comunque solo di relazione tra persone maggiorenni.

E’ comunque fortemente raccomandato limitare al massimo gli incontri con persone non conviventi, poiché questo aumenta il rischio di contagio.

SPOSTAMENTI PER ESIGENZE LAVORATIVE

  • Buongiorno, ho qualche perplessità in merito ai lavori (fuori regione) di assoluta urgenza. Ci sono molti pendolari che da Caserta si spostano verso Roma tutti i giorni per lavorare. Gli impieghi sono diversi, come avvocati, militari, ecc. Quali sono i casi in cui si può definire un lavoro di “assoluta esigenza”? Grazie in anticipo per l’attenzione che potrà dare a questo mio messaggio.

Parere:

Gli spostamenti, anche fuori regione, per motivi lavorativi sono sempre stati ammessi.

Ciò che è cambiato è il tipo di lavoro che legittima tali spostamenti.

Infatti, non tutti possono svolgere la propria attività lavorativa.

Inizialmente, potevano farlo solo: trasportatori, magazzinieri, corrieri, medici, operatori sanitari, infermieri, farmacisti, esercenti attività di generi alimentari e loro dipendenti ed ausiliari, esercenti attività di pulizia e loro dipendenti ed ausiliari, esercenti attività di sanificazione e loro dipendenti ed ausiliari, dipendenti pubblici di comuni, ministeri, uffici del lavoro, inps, inail, ecc, forze dell’ordine, militari e professioni a queste assimilate.

Adesso e fino al 17.05.2020, possono svolgere la propria attività lavorativa anche coloro che lavorano nel comparto  manifatturiero all’ingrosso, nonché nel campo dell’edilizia.

In allegato ai vari DPCM contenenti le misure per il contenimento del virus, sono allegate le tabelle con i codici ATECO (ovvero con i codici attività) che descrivono le attività lavorative via via consentite.

Pertanto, chi svolge una attività lavorativa “ammessa” può spostarsi anche fuori regione per lo svolgimento della propria attività.

Questo, ovviamente, sempre che non sia risultato positivo al Covid, non sia in quarantena domiciliare, e non abbia sintomi quali temperatura corporea sopra i 37, 5.

Anche in questo caso, bisogna avere con sé l’autocertificazione ed osservare i comportamenti anti-contagio, quali uso della mascherina e dei guanti ed il mantenimento del distanziamento sociale.

SPOSTAMENTI VERSO SECONDE CASE

  • Salve ho una casa a Tuglie provincia di Lecce ma vivo a Bari, posso andare a fare dei lavori per 3 o 4 giorni. Grazie
  • Ma se fino adesso non abbiamo avuto la possibilità di effettuare dei lavori nelle seconde case, ci è permesso di effettuare momentaneamente la spola sino a cessate esigenze? Grazie
  • Sarebbe necessario chiarire espressamente se sia consentita l’uscita nell’ambito del Comune verso altri comuni ai proprietari di seconde case per attività lavorative finalizzate alla produzione per autoconsumo, uscita già autorizzata da una pluralità di regioni.

Parere:

Gli spostamenti tra Comuni sono possibili solo per motivati da  comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per  motivi  di salute.

L’accesso alla seconda casa può essere consentito solo se dovuto alla necessità di porre rimedio a situazioni sopravvenute e imprevedibili (quali crolli, rottura di impianti idraulici e simili, effrazioni, ecc.) e comunque secondo tempistiche e modalità strettamente funzionali a sopperire a tali situazioni.

La coltivazione del terreno per uso agricolo o forestale e l’attività diretta alla produzione per autoconsumo rientrano nei codici ATECO “0.1.” e “02” e sono quindi consentite, a condizione che il soggetto interessato attesti, con autodichiarazione completa di tutte le necessarie indicazioni per la relativa verifica, il possesso di tale superficie agricola o forestale produttiva e che essa sia effettivamente adibita ai predetti fini, con indicazione del percorso più breve per il raggiungimento del sito.

Tuttavia, tali spostamenti sono consentiti solo all’interno della regione.

Infatti, in base all’art. 1 del DPCM del 26.04.2020, e’ vietato trasferirsi o  spostarsi,  con  mezzi  di trasporto pubblici o privati,  in  una  regione  diversa  da quella di residenza, Se non per esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute.

  • Buongiorno. Io ho come hobby la fotografia, volevo sapere se in questo ultimo decreto tale attività è consentita?

Parere:

No. Non è consentito. Le misure straordinarie per il contenimento del Covid 19 sono state emanate con la logica di evitare quanto più possibile di uscire da casa. Sono consentite solo attività che, per la loro natura, rivestono carattere di ineluttabilità. Infatti, si può uscire solo per esigenze lavorative, assoluta urgenza ed esigenze di salute. Tali motivazioni, in considerazione del miglioramento della curva epidemiologica sono state interpretate in maniera estensiva con l’ultimo DPCM del 26.04.2020, inserendo tra le motivazioni “strettamente necessarie” anche quelle che rivestono un carattere di  utilità sociale, personale e familiare quale la visita ai congiunti , l’attività motoria o come la pulizia e la coltivazione del fondo. Gli hobby, sebbene importanti per il benessere delle persone, non rappresentano al momento una motivazione valida al punto da essere messa sullo stesso piano della esigenza di tutela della salute.

 

  • Buongiorno, io sono di nazionalità romena, ho residenza permanente in Italia a Palombara Sabina, sono iscritta all’INPS e pago i contributi in Italia. Per problemi familiari e corona virus sono bloccata in Romania dal 12 gennaio anno corrente, come posso rientrare in Italia?

Parere:

Sì, è consentito il rientro dei cittadini italiani o degli stranieri residenti in Italia che si trovano all’estero in via temporanea (per turismo, affari o altro). Occorre però verificare la disponibilità di vettori per i viaggi.

Ad esempio, per ciò che riguarda i voli, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha richiesto alle compagnie aeree che hanno sospeso i voli internazionali  di attivare voli speciali per permettere il rientro in Italia a coloro che sono rimasti “bloccati” in altri Paesi, a causa dell’emergenza Coronavirus. Tuttavia devono essere rispettate alcune prescrizioni:

  1. Occorre compilare un modulo specifico che si può scaricare dal sito del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che deve essere consegnato al vettore e che deve contenere i motivi del viaggio in modo dettagliato, indicando il luogo dove si trascorreranno i successivi 14 giorni di isolamento, il mezzo proprio o privato con cui tale luogo sarà raggiunto ed un recapito telefonico anche mobile. 
  2. Chi arriva dall’estero non può prendere mezzi di trasporto pubblici, ma solo mezzi privati (qualcuno viene a prenderlo o noleggio di veicolo o taxi)
  3. Chi rientra in Italia deve porsi in quarantena deve ed avvisare del proprio rientro l’Azienda sanitaria locale competente per territorio 
  4. L’isolamento può essere trascorso anche in un luogo diverso dalla propria abitazione, scelto dall’interessato. Se, non si hanno a disposizione dimore dove effettuare la quarantena,  allora il periodo di isolamento sarà effettuato in luogo deciso dalla Protezione civile, con spese a carico dell’interessato.
  • Posso andare in macchina con il mio compagno o con mia madre?

Parere:

Nelle Faq al DPCM del 25.04.2020 si legge espressamente che 

“Le auto possono essere utilizzate da più passeggeri solo se si rispetta la distanza minima di un metro. Non è possibile andare in due in moto, non essendo possibile la distanza minima di un metro. Questi limiti non valgono se i mezzi sono utilizzati solo da persone conviventi.”

Art. 32 Costituzione: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività…”.

Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19

DPCM 08.03.2020; DPCM 09.03.2020; DPCM 11.03.2020; DPCM 22.03.2020; DPCM 01.04.2020; DPCM 10.04.2020; DPCM 26.04.2020.

 

4 pensieri riguardo “L’avvocato Campanella risponde alle domande dei lettori sui Dpcm e le ordinanze regionali

  • 9 Maggio 2020 in 14:50
    Permalink

    Buongiorno, mio figlio minore si trova in Francia dove è domiciliato con il padre presso l’ex domicilio familiare. Nella convenzione di divorzio è specificato il mio libero accesso al domicilio del ragazzo per esercitare il mio diritto di visita. Sono più di due mesi che non vedo mio figlio. Da lunedì in Francia inizierà la fase due. Posso recarmi in Francia per vedere mio figlio (mi trovo e sono residente in Italia)? Per di più il ragazzo vive in un appartamento affittato a nome mio e del padre (mio ex marito) che dovrà essere lasciato tassativamente entro il 12 giugno ’20 (i proprietari vogliono recuperare l’appartamento). Oltre all’esigenza di vedere mio figlio vi è dunque quella del trasloco delle mie cose verso l’Italia (non posso contare sul mio ex marito) pena la perdita di tutte le mie cose (vestiti libri quadri e oggetti anche di valore). Grazie

    Rispondi
  • 21 Maggio 2020 in 15:43
    Permalink

    Buonasera, posso andare fuori dalla mia regione per consultarmi con il mio avvocato?
    Grazie

    Rispondi
  • 17 Novembre 2020 in 5:14
    Permalink

    Salve, io e il mio fidanzato ci siamo trasferiti di nuovo in Italia da Londra per affrontare una convivenza in Italia.
    Soltanto che per motivi familiari io sono tornata in Sicilia pensando di dover restare un mesetto al massimo ma poi sono spuntati i nuovi dpcm con il divieto di spostamenti fra regioni, il mio fidanzato è attualmente in Puglia e l’idea era quella di andare per prendere casa insieme e andare di nuovo a convivere (essendo che a Londra già convivevamo nella stessa casa) mi chiedio se è possibile viaggiare non essendoci un documento che attesti che effettivamente siano fidanzati!

    Rispondi
    • 23 Novembre 2020 in 9:51
      Permalink

      Le norme del DPCM del 3 novembre, a differenza di DPCM precedenti, non si occupano delle visite tra congiunti, dovendo i fidanzati essere inquadrati in questa categoria.
      Tuttavia, alla luce delle interpretazioni fornite dal Governo in occasione dei precedenti DPCM e alla luce delle FAQ rilasciate sul sito http://www.governo.it possiamo dare risposta affermativa: ci si può spostare da una regione gialla o arancione ad un’altra regione gialla o arancione per andare a ricongiungersi con il fidanzato convivente.
      Infatti, le norme attualmente in vigore consentono spostamenti (anche tra regioni) nel caso di:
      – rientro nel proprio domicilio
      – rientro in famiglia
      – visita ai figli in caso di genitori separati non affidatari.
      – per andare a trovare congiunti
      Avv. Simona Campanella

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