“La pandemia non c’è” e gli fanno tso, inchiesta procura: parlava al megafono fermato a Ravanusa. Video e audio sui social
Redazione Ansa, Ravanusa – 11 maggio 2020. Andava in giro con la sua auto a Ravanusa (Agrigento) e col megafono diceva che la pandemia non esiste e che la gente doveva uscire e ricominciare a vivere. Per questo Dario Musso, 33 anni, il 2 maggio scorso è stato fermato dai carabinieri e vigili urbani e alla presenza dei medici, il cui intervento era stato chiesto dalle forze dell’ordine, è stato gettato a terra, bloccato mettendogli le gambe sulla schiena, sedato e sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio che poi è stato convalidato dal sindaco Carmelo D’Angelo. Sul prestampato della proposta di tso i medici hanno scritto che l’uomo presentava “scompenso psichico e agitazione psicomotoria”. La Procura di Agrigento ha ora aperto un fascicolo, a carico di ignoti disponendo l’acquisizione di documenti da parte dei carabinieri per questo presunto tso arbitrario.
Dopo che la notizia coi relativi video delle fasi del fermo di Musso e di quando è stato immobilizzato, e poi l’audio della sua telefonata dall’ospedale di Canicattì ai familiari, in cui diceva di essere legato, sono rimbalzati su You tube e sui social il Garante nazionale delle persone private della libertà, ha chiesto una relazione d’informazione al sindaco e alle autorità sanitarie, relativamente alle modalità di attuazione e al successivo sviluppo di tale trattamento.
“Le immagini – dice una nota del garante – delineano una situazione quantomeno irrituale, essendo stata la persona atterrata prona sull’asfalto dagli agenti intervenuti, poi ammanettata e sedata in loco con una iniezione farmacologica”. Il fratello di Dario l’avvocato Lillo Musso chiede se “si può disporre un tso per un’opinione politica” e su Fb racconta che il fratello sta male e dopo essere tornato a casa per fare le analisi ha urinato sangue e il padre ha difficoltà a ottenere la cartella clinica”.
Il Garante nazionale ha chiesto informazioni sulle persone che hanno operato (il Corpo di appartenenza degli agenti e l’Azienda sanitaria da cui gli operatori sanitari dipendono) e di conoscere gli elementi che hanno indotto all’avvio della procedura; gli estremi della convalida del provvedimento di Tso da parte del Giudice tutelare; i tempi intercorsi tra la disposizione del Tso stesso e la sua convalida; la durata del trattamento”. Ascoltato l’audio della telefonata tra Musso e i propri congiunti il Garante ha richiesto un chiarimento all’autorità sanitaria sull’impiego della contenzione meccanica, le terapie in essere e le condizioni attuali della persona. (Ansa – https://www.ansa.it/sicilia/notizie/2020/05/11/la-pandemia-non-ce-e-gli-fanno-tsogarante-chiede-notizie_640d55b2-53c7-4d75-b944-270759306f46.html)