Incuria al parco Dubini, lettera di un cittadino
Il 05 maggio 2017, l’Asp di Caltanissetta, proprietaria del Dubini, ex sanatorio della città, immerso in un parco secolare, sicuramente fra i più belli del capoluogo, ha ufficialmente restituito il parco alla cittadinanza.
All’evento erano presenti: il direttore generale Asp 2, Carmelo Iacono; il sindaco di Caltanissetta Giovanni Ruvolo; il vicario della Curia vescovile don Pino La Placa e il Prefetto Maria Teresa Cucinotta.
L’inaugurazione è sempre un momento di festa, dove ognuno offre belle parole, propositi e progetti. È invece difficile mantenere nel decoro una struttura che, tra l’altro, è veramente frequentata da moltissime persone delle due comunità: Caltanissetta e San Cataldo.
Che cosa impedisce una buona manutenzione, regolare, per mantenere nel decoro un’area che è, in via naturale, una valvola di sfogo, un momento di distrazione, un luogo di rigenerazione e dove praticare sport?
L’area è in uno stato di abbandono totale, d’incuria e di massimo degrado. Perché non procedere a un semplice taglio dell’erba per evitare la presenza di numerosi insetti, zecche ed evitare che la stessa danneggi quello che di esistente ancora c’è? Perché non renderlo un giardino piacevole, curato, dove ognuno possa passare momenti di serenità e relax?
Io frequento il parco ogni giorno, e mi duole enormemente il cuore vedere due metri di erbacce che invadono anche le corsie per il passeggio. È possibile che non sappiamo preservare quello che di medio buono abbiamo?
Lettera firmata