Incendi, WWF Sicilia Centrale: “Clima ancora caldo e secco, l’emergenza non è finita. Bruciare le stoppie è reato”
A causa dell’anomalo clima caldo e secco di queste settimane, l’emergenza incendi nella nostra regione non è affatto terminata. Lo afferma il WWF Sicilia Centrale che avverte: finita l’estate non è possibile archiviare la stagione degli incendi, ancora frequenti nelle nostre campagne; è calata l’attenzione e, quindi, molti ne approfittano appiccando il fuoco nei fondi agricoli ed in quelli incolti. Il WWF punta il dito, in particolare, sulla arcaica quanto illegale pratica della bruciatura delle stoppie: proprio in questo periodo, quando l’attenzione collettiva ed il clamore mediatico sul fenomeno degli incendi sembra essersi azzerato, c’è chi si sente quasi autorizzato ad usare il fuoco per smaltire le stoppie o “pulire” i terreni incolti, prima delle lavorazioni agricole e delle semine autunnali ed invernali. “Nei nostri periodici monitoraggi territoriali ed ambientali – dichiara Ennio Bonfanti, presidente del WWF Sicilia Centrale – abbiamo constatato che in queste settimane si registrano quotidianamente accensioni incontrollate e selvagge: colonne di fumo si levano dai campi di grano con ancora presenti le stoppie, dalle colline incolte, lungo i fossi e torrenti in secca. In questo modo, senza troppo clamore, continuano ad andare a fuoco ettari su ettari di vegetazione, aggravando i danni ecologici già prodotti dai devastanti incendi estivi”.
In proposito, il WWF ricorda che le stoppie dei campi coltivati, gli sfalci e i residui agricoli sono classificati come “rifiuti speciali derivanti da attività agricole e agro-industriali”, per i quali è assolutamente vietato lo smaltimento attraverso l’abbruciatura. E’ ammesso, secondo i regolamenti locali che ogni Comune ha emanato, solo la combustione di tali materiali se vengono preventivamente raccolti e selezionati “in piccoli cumuli ed in quantità giornaliere non superiori a tre metri cubi per ettaro”, sempre nel rispetto delle altre prescrizioni di sicurezza (distanza da boschi, strade e case, assenza di vento, ecc.). “Dare fuoco alle stoppie e alla paglia direttamente nei campi, invece, è sempre una condotta illecita che integra il reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzate – avverte Bonfanti, presidente del WWF Sicilia Centrale – previsto dal Testo Unico Ambientale, punito con la pena dell’arresto fino a 1 anno o con l’ammenda fino a 26.000 euro (art.256, comma 1, lettera a), Decreto legislativo n. 152/2006)”.
Oltre al danno ecologico per la perdita di biodiversità animale e vegetale, la combustione delle stoppie e della vegetazione agricola determina anche rischi sanitari non indifferenti, poiché si sviluppa il monossido di carbonio (CO) e si liberano nell’ambiente altre sostanze dannose e tossiche quali ossido di azoto (NOX), anidrite solforosa (SO2), aldeidi aromatiche, idrocarburi policiclici aromatici (IPA), polveri sottili (PM10), diossine e furani. La pratica della bruciatura dei residui vegetali comporta, inoltre, l’immissione nell’aria di metalli e la volatilizzazione di prodotti fitosanitari (fertilizzanti, insetticidi, pesticidi, etc.) con i quali il più delle volte sono stati trattati i residui che vengono bruciati.
Intanto il WWF Sicilia Centrale – nel corso della manifestazione “Urban Nature” svoltasi a Caltanissetta al parco Dubini domenica 15 ottobre – ha consegnato ai Comandi provinciali di Caltanissetta ed Enna dei Vigili del Fuoco (diretti, rispettivamente, dall’ing. Gianfranco Scarciotta e dall’ing. Salvatore Rizzo) una targa di “riconoscimento e benemerenza per l’attività di soccorso ed opera tecnica di spegnimento degli incendi boschivi e di interfaccia dell’Estate 2017”. “Come noto – dichiara Bonfanti – la stagione estiva appena trascorsa si è rivelata particolarmente nefasta a causa degli incendi che per mesi hanno devastato il territorio regionale, provocando seri e ingenti danni sotto il profilo ambientale, economico e sociale e mettendo a repentaglio l’incolumità della vita umana e l’integrità di vaste porzioni di aree protette, compromettendone il patrimonio naturale e di biodiversità. E proprio nelle province di Caltanissetta ed Enna si sono registrati numerosi roghi, con conseguenze assai gravi in termini di superficie attraversata dal fuoco. Il WWF elogia lo straordinario impegno profuso dal Corpo dei Vigili del Fuoco nell’emergenza incendi in queste due realtà dell’entroterra siciliano, dove gli appartenenti al Corpo hanno dato quotidiana prova di alta professionalità, abnegazione e coraggio. Per questi motivi e per dimostrare vivo apprezzamento e ringraziamento per l’impegno così profuso, il WWF Sicilia Centrale – conclude Bonfanti – ha conferito un riconoscimento di benemerenza per la meritoria attività svolta al servizio della comunità e del territorio, attraverso la consegna di una targa celebrativa per i due Comandi di Caltanissetta ed Enna, quale gesto formale ma di autentica riconoscenza e profonda stima”. La targa è stata ritirata dai Vigili del Fuoco Francesco Turco (Comando Caltanissetta) e Paolo Di Stefano (Comando Enna), accompagnati da una nutrita delegazione di colleghi.
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