Il 7 aprile i commercianti scendono in piazza, protesta davanti al Comune
Riceviamo e pubblichiamo.
CALTANISSETTA come le altre città organizza la sua manifestazione giorno 7 alle 9,30 davanti all’ingresso del Comune.
La nostra manifestazione non sarà uno sfogo ma una protesta motivata su quanto fatto fino ad oggi.
È chiaro che sono state penalizzate sempre e solo le stesse attività come le parrucchierie, estetica, abbigliamento, calzature, palestre, pasticcerie, pub ecc, ora vorremmo entrare nello specifico e dire al Sindaco cosa ci rende impossibile la ripresa del lavoro e la programmazione delle nostre attività.
Dopo 1 anno e mezzo i nisseni chiedono conto degli aiuti, di come sono stati elargiti, dei parametri su cui sono stati elaborati, di come e quando vengono dati, chiediamo conto della assenza delle istituzioni dal suo compito principale che è informare.
Informare non è ripetere il numeri degli infettati e dei decessi: per questo bastava l’Asp, noi lamentiamo l’assenza di un progetto per il futuro di Caltanissetta, del riconoscimento dei problemi: così, a nostro giudizio, è stato fatto solo terrorismo psicologico.
Leggere dei numeri può farlo chiunque, invece riconoscere il degrado e programmare il rilancio della nostra città è compito di tutti coloro che hanno cariche dirigenziali al Comune e che Amministrano politicamente la città.
Il covid in questo lasso di tempo poteva essere “l’occasione” per la chiamata alla collaborazione, alla programmazione: noi sappiamo dove trovare i soldi e sappiamo cone rilanciare, ma non dobbiamo continuare a ripetere come un disco rotto i buoni propositi, ne vogliamo ricevere gli attestati di stima.
Il tempo è maturo per chiamare i problemi col loro nome e risolverli.
Una grande confusione c’è nel mondo bancario, vuoi accedere ai fondi? Ma poi ti consigliano “bonariamente” di pagare i mutui mentre hai il negozio chiuso.
Qualche fondo non viene neanche pubblicizzato.
Viene chiesto, sempre “bonariamente” di azzerare il fido.
Questo è solo la punta dell’iceberg, per noi è stato più facile dire che sono arrivati aiuti per 500 € e molti bar e parrucchierie avevano 1.200 € di spese di corrente elettrica.
Troppi sono gli argomenti, e fino adesso non sono stati minimamente sviluppati.
È giusto che anche i deputati di questa città intervengano, perchè per noi è inaccettabile l’inseguimento delle responsabilità dell’Assessore Razza, quando tutto questo castello di carte sta tremando.
In poche parole da mercoledì 7 chiediamo i fatti non le campagne politiche.
CCN CALTANISSETTA
Vincenzo D’Oca