Decreto rilancio, la Giunta Gambino: “Per il Comune di Caltanissetta un’occasione da non perdere per salvare il bilancio comunale”
Per il Comune di Caltanissetta si apre adesso una grande opportunità che dovrà essere sfruttata al meglio per dare ossigeno alle casse dell’ Ente e nel contempo consentire ai fornitori di recuperare i crediti maturati negli anni passati a seguito di gestione di servizi fondamentali per la collettività.
Si tratta davvero di un’occasione irripetibile per sanare anche una situazione molto delicata, come quella relativa ai debiti contratti dal Comune nei confronto dell’ ATO CL 1 per il servizio di gestione e conferimento dei rifiuti .
Il Decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020 (c.d. Decreto rilancio), ha istituito un fondo con una dotazione di 12 miliardi per assicurare la liquidità per i pagamenti dei debiti commerciali certi, liquidi ed esigibili maturati dagli enti territoriali al 31 dicembre 2019. Le risorse potranno essere usate dalle Regioni e dagli enti locali nella misura, rispettivamente, di 1,5 miliardi e 6,5 miliardi nonché dagli enti del servizio sanitario nazionale nella misura di 4 miliardi.
Con questa iniziativa si offre un sostegno concreto alle pubbliche Amministrazioni che hanno carenza di liquidità, anche a seguito della situazione di emergenza sanitaria derivante dalla diffusione del Covid-19. Gli Enti locali potranno richiedere a Cassa depositi e prestiti l’adesione al Fondo istituito dal Ministero per l’Economia e Finanze per ottenere risorse in anticipazione ed estinguere i propri debiti senza ,quindi sottrarre liquidità corrente alle spese di funzionamento, ovvero ad altri interventi a sostegno del tessuto socio-economico del territorio.
Relativamente ai debiti ATO, nella pratica, però, si è creato un problema di operatività non era chiaro se alcune partite debitorie potessero essere incluse nella dichiarazione da allegare alla domanda di anticipazione di liquidità, in quanto prive di un valido documento fiscale. I debiti contratti dal Comune in relazione al contratto di servizio fra ATO e comune, relativi alla gestione integrata dei rifiuti, sono riferiti ai servizi contrattualizzati direttamente dall’Ato in sostituzione dei Comuni, non fatturabili e dunque sprovvisti dei documenti fiscali richiesti. Pertanto, il Comune di Caltanissetta ha chiesto formalmente un’interpretazione della norma alla Ragioneria dello Stato in seguito alla quale, il Comune potrà caricare debiti attestati sia con fattura cartacea che con altro documento equivalente, come diffide, note o schede contabili.
L’anticipazione di liquidità inserita in piattaforma ha un importo di circa € 10.000.000 derivante da debiti verso fornitori e dal debito nei confronti dell’Ato, acclarato nel 2014 con l’approvazione del bilancio al 31/12/2012, pari ad € 12.907.511,00, al netto dei pagamenti effettuati nel corso degli anni dal 2014 ad oggi.
In data 31/03/2015 l’allora Sindaco del Comune di Caltanissetta presenta all’Assessorato Regionale Energia ed all’Assessorato all’Economia la richiesta di “anticipazione di risorse finanziarie necessarie per l’estinzione del debito complessivo nei confronti dell’ATO ambiente CL 1 al 31/12/2012 ed ammontante complessivamente ad € 12.907.511,00”, allegando la deliberazione del Consiglio Comunale n. 34 del 30/12/2014, relativa al piano di riparto e piano di rientro.
A seguito di due istanze di fallimento, il Tribunale di Caltanissetta il 7 maggio 2019, esaminati i bilanci depositati benché non ancora approvati, ritiene che” la documentazione sia idonea per quanto emerso in giudizio a dare una rappresentazione attendibile dei dati economici e patrimoniali della società e dalla quale poter evincere una prevalenza delle poste attive su quelle passive”.
Il Giudice dell’Esecuzione nelle procedure di pignoramento presso terzi ha dichiarato che l’Ato vanterebbe nei confronti del Comune di Caltanissetta un credito di € 12.907.511,00.
L’ amministrazione comunale vuole chiudere le situazioni debitorie accumulatesi negli anni anche nei confronti dell’ATO CL 1 utilizzando la possibilità offerta dal decreto rilancio che anticipa le suddette somme che saranno restituite in 30 anni con interessi all’1.22% ed ha pertanto votato all’unanimità la delibera per accedere all’anticipazione di liquidità a tassi agevolati offerta dalla Cassa Depositi e Prestiti.
Obiettivo finale è liquidare e chiudere il carrozzone ATO, che ha pesato tanto sulle casse delle amministrazioni comunali.