Il segretario comunista di Serradifalco Crucillà tuona: “Se non siamo capaci da soli di tutelare una riserva naturale, nazionalizziamola subito”
Il Segretario della locale sezione del Partito Comunista Italiano di Serradifalco Salvatore Crucillà, indignato dagli eventi accaduti a Serradifalco, che hanno visto l’ennesimo sfregio alla riserva naturale “Lago Soprano”, ha ribadito il concetto di impotenza, nonostante gli innumerevoli sforzi, di tutelare il bene ambientale.
“A Serradifalco non è mai possibile avviare dei programmi di tutela del bello ambientale, nonostante gli innumerevoli sforzi. Lo abbiamo visto già in passato. Una riserva naturale, una dolina carsica dove da sempre si soffermano diverse specie di volatili, che alcuni di noi hanno visto solo nei documentari, la vogliono far passare nel dimenticatoio perché dà fastidio tenerla là dove si trova. Quelle terre sono preziose per tutti. Sono preziose per gli ambientalisti, ma sono preziose anche per chi giustissimamente trae profitto dalle stesse, questo, però, non giustifica ne autorizza che per cause lavorative si commettano degli atti contro le leggi di vincolo impartite dalla Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali. Non basta, il bene dovrà essere tutelato sí, ma dalla Regione e dallo Stato”.
Giorni fa, la riserva, aveva visto lo svolgersi di una manifestazione ambientalista indetta da Legambiente e autorizzata dall’Amministrazione Comunale e poi, oggi, le fiamme. Il Partito Comunista Italiano di Serradifalco, visto le innumerevoli manifestazioni avvenute nel tempo e gli sforzi passati nel valorizzare la riserva, senza successo, solleciterà l’Amministrazione Comunale e gli organi competenti per trovare immediatamente una soluzione che avvii una procedura di tutela vera della riserva in questione che mirerà a richieste severe come il passaggio di tale sito a bene demaniale, adibendola a Georiserva Demaniale Regionale così da delimitare il perimetro della stessa che verrà sottoposta al controllo fisso da parte della Guardia Forestale per mezzo di torrette d’osservazione come è già stato fatto nei territori del palermitano. Permetteremo così che la riserva sia bene della Regione e di conseguenza dello Stato.