Debito Ato, la giunta Ruvolo: “Pretesto per rinviare bilancio. Risultati due diligence saranno pubblici”
“Rinviare a data da destinarsi la trattazione del rendiconto del 2017 e del bilancio previsionale 2018/2020, comporta la paralisi del Comune di Caltanissetta. Quella assunta dal Consiglio comunale appare una decisione inspiegabile”. Ad affermarlo è la giunta municipale di Caltanissetta che commenta la recente decisione della conferenza dei capigruppo.
“L’amministrazione – prosegue la giunta – ha approvato il bilancio di previsione 2018 nel mese di marzo ed il documento, esitato con parere favorevole dai revisori dei conti, è stato a suo tempo trasmesso al civico consesso, che ha avuto tre mesi di tempo per fare osservazioni e rilievi. Le conferenze dei capigruppo, convocate alla presenza dell’assessore al Bilancio, sono andate deserte per mancanza di numero legale e gli altri incontri promossi dall’assessore hanno visto la presenza di soli tre consiglieri d’opposizione. A questo punto – prosegue la giunta – sarà inevitabile l’insediamento di un commissario regionale ad acta che si sostituisca al Consiglio comunale”.
La situazione debitoria dell’Ato Ambiente CL1 in liquidazione, che avrebbe motivato il rinvio, “riguarda la società d’ambito nei confronti dei propri fornitori, mentre l’ultimo bilancio approvato dall’Ato CL1, risalente al 2012, certifica per il Comune di Caltanissetta un credito, e non un debito, di circa un milione di euro”.
“Il rinvio della seduta di bilancio appare dunque pretestuoso – affermano il sindaco, Giovanni Ruvolo e l’assessore al Bilancio, Maria Grazia Riggi -. Prudenzialmente l’Amministrazione ha comunque previsto un fondo di accantonamento di due milioni di euro per tre anni”.
“Accogliamo con favore l’approfondimento che verrà fatto in consiglio comunale sulla tematica Ato – dichiarano il sindaco e l’assessore -. Ma non comprendiamo la necessità di rinviare due sedute di bilancio. La questione poteva essere affrontata durante la sessione dedicata al bilancio di previsione”. La giunta assicura tuttavia che continuerà l’azione di controllo avviata a tutela degli interessi della cittadinanza e che i risultati della due diligence all’Ato CL1 verranno resi pubblici.
“Non rimane altro che constatare come la nomina della due diligence per individuare eventuali posizioni debitorie in vista dell’approvazione dei bilanci dell’Ato ambiente CL1 dal 2013 ad oggi, più volte richiesti dall’Amministrazione comunale, abbia generato un ingiustificato nervosismo”, commentano il primo cittadino e l’assessore. “Rinviare il bilancio comporta il blocco dei trasferimenti, grossi problemi di liquidità, penalizzando, di fatto, tutta la collettività”, afferma l’assessore Riggi . “Il debito è dell’Ato, non del Comune. Diventerà eventualmente del Comune quando verranno esperite tutte le procedure necessarie, a partire dalla certificazione dei bilanci che la società d’ambito non ha approvato dal 2013, e se ne ricorreranno i presupposti di legge”.
Per meglio comprendere i termini della vicenda l’assessore chiarisce che “solo nel momento in cui Riscossione Sicilia dovesse dichiarare che i ruoli non riscossi della tariffa rifiuti sono divenuti inesigibili, si potrà discutere se il Comune debba subentrare nelle posizioni debitorie dell’Ato. Con le nuove normative sull’armonizzazione contabile, i bilanci devono fotografare situazioni certe ed esigibili”.