“In queste ore si rincorrono informazioni e notizie relative allo stato della pandemia delle scuole di Gela per le quali come ASP di Caltanissetta riteniamo sia necessario fare chiarezza e ciò soprattutto a tutela dei cittadini e delle famiglie che hanno il diritto di essere informati correttamente”, afferma il direttore generale Alessandro Caltagirone.
“Al momento a Gela, dai dati forniti dal dipartimento di prevenzione per quanto attiene alla popolazione scolastica, non vi è un’ incidenza di positivi tale, sulla base dei parametri previsti dalla norma, da richiedere l’applicazione della didattica a distanza. Tali aggiornamenti sul numero di positivi sono stati sempre forniti in modo puntuale e costante all’amministrazione comunale”, continua il dg.
“L’Asp non ha mai celato nulla e soprattutto ha ben chiaro quale sia il proprio ruolo e le proprie responsabilità; competenze a cui non si è mai sottratta.
La Direzione Generale – anche in occasione di recenti interviste pubbliche – ha chiarito espressamente il contenuto del punto e) della circolare emessa dall’Assessorato regionale dell’Istruzione e della Formazione professionale dove viene ribadito che in vigenza di zona rossa permane in capo al Presidente della Regione e/o ai sindaci la potestà di disporre, con propria ordinanza, la sospensione delle attività didattiche in presenza”.
La circolare dell’assessore Roberto Lagalla è stata inviata ai sindaci e ai dirigenti scolastici, negli indirizzi non figura l’Asp2.
“È stato, altresì, ribadito pubblicamente dalla stessa direzione quale sia il compito dell’Asp e cioè dover fornire obbligatorio e preventivo parere tecnico-sanitario. È un aspetto che l’Asp di Caltanissetta conosce perfettamente ed è ciò che è stato sempre attuato, ma in questa fase non può essere espresso un parere tecnico difforme dalla realtà dei fatti. Nella nota inviata al sindaco di Gela il 29 aprile il direttore del dipartimento di prevenzione dott. Francesco Iacono scrive che ‘Ad oggi, per quanto attiene la popolazione scolastica, non si sono rilevati gli elementi richiesti dall’art. 21 del DPCM 2 marzo 2021 per la richiesta della dad’. Alla luce di tutto ciò è lontano dalla realtà il fatto che l’Asp non voglia assumersi le sue responsabilità avendo fornito aggiornamenti costanti sullo stato della pandemia. Viene richiesto all’Asp un parere tecnico che giustifichi la sospensione dell’attività didattica, ma al momento – sulla base dei dati riscontrati – il dipartimento di prevenzione ha comunicato a tutti noi che non ci sono le condizioni per fornire un parere diverso da quello già espresso”.
“L’Asp sta seguendo quelle che sono le indicazioni previste dalle norme e sta fornendo all’amministrazione comunale gli elementi e le informazioni coerenti con la situazione epidemiologica attuale” continua il manager.
Per ciò che concerne le classi in quarantena preventiva e quindi alunni, docenti e personale scolastico la didattica mista potrebbe essere la soluzione momentanea fino al ripristino della situazione quo ante.
“Ringraziamo sua eccellenza il prefetto per la sinergica collaborazione sviluppata in questi giorni, quando – in occasione degli incontri avvenuti – ha più volte richiamato l’importanza di lavorar per il bene comune e confidiamo in una progressiva riduzione del numero dei nuovi positivi così come già emerso nel report degli ultimi giorni”, conclude Caltagirone.