Chiarenza (Silp Cgil): “Dovremmo lottare unitariamente per la difesa dei diritti e per la dignità dei lavoratori delle forze dell’ordine”
“Il costo della vita aumenta, il contratto di lavoro è ancora in alto mare, ci sottopagano il lavoro straordinario quasi la metà dell’ora ordinaria di lavoro (in altri settori lavorativi si parlerebbe di sfruttamento della manodopera); ci bastonano in ordine pubblico; ci lasciano soli contro tutti ma i sindacati di polizia nonostante tutto continuano a dividersi anziché intraprendere una forte vertenza unitaria contro il governo, per rivendicare migliori condizioni di lavoro e di equipaggiamento.
Forse ci facciamo distrarre dal potere, come sostiene Noam Chomsky, attraverso la vicenda degli “applausi” o delle pacche sulle spalle, quando facciamo ovviamente il nostro lavoro al servizio del cittadino e non di un potere. A tal proposito condividiamo il pensiero del questore Ricifari che “la Polizia non fa sconti a nessuno”.
A volte non sappiamo e non possiamo difendere i nostri diritti dato che gli strumenti sindacali che abbiamo a disposizione sono vetusti e inadeguati (vedasi l’ormai datato accordo nazionale quadro). Dovremmo lottare unitariamente per la difesa dei nostri diritti e per la dignità di ogni lavoratore delle forze dell’ordine che seppur anziano e mal pagato continua a svolgere il lavoro di due persone per sopperire alla cronica carenza di organico e nonostante tutto persevera senza risparmiarsi ad assicurare ordine e legalità (gli arresti di oggi sono l’ennesimo esempio).
Pertanto dovremmo unire le nostre forze per migliorare le nostre condizioni di lavoro e la retribuzione dei molteplici disagi derivanti dal nostro servizio (ordine pubblico, notturni, straordinari, reperibilità, vigilanza e controllo del territorio), si legge nella nota di Davide Chiarenza dirigente nazionale Silp Cgil.