Caltanissetta, donna tenta il suicidio: salvata da agente della penitenziaria. ”Non ho fatto nulla di speciale, lo avrebbe fatto chiunque”
E’ stato sventato da un agente della Polizia penitenziaria un tentativo di suicidio a Caltanissetta.
E’ successo lo scorso giovedì, 8 agosto, nel quartiere San Luca, dove l’agente Angelo Gibella, assistente capo coordinatore della penitenziaria, era sul balcone del proprio appartamento con il nipote quando ha notato una donna che, con fare sospetto, si sporgeva dal punto più alto del ponte situato sotto il suo palazzo.
Essendosi accorto della situazione di pericolo, il 48enne si è diretto verso il ponte e ha raggiunto la donna, trattenendola dal commettere l’insano gesto. “E’ scoppiata a piangere – ha ricordato Gibella in una nota -, perché era in un evidente stato confusionale, ho tirato un sospiro di sollievo”.
Gibella (sposato, ha due figlie) ha, poi, chiamato la Polizia e un’ambulanza che ha portato la donna al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Elia. Dopo circa un’ora, l’uomo si è recato di persona al nosocomio per sincerarsi sullo stato di salute della ragazza.
Le strade dei due protagonisti si sono incrociate di nuovo, casualmente, questa mattina: l’agente ha incontrato la donna, dimessa dall’ospedale, che lo ha abbracciato e lo ha ringraziato piangendo. Era accompagnata dal marito.
L’agente della penitenziaria, però, non si sente un eroe e ci tiene a precisarlo: ”Non ho fatto nulla di speciale – ha detto -, sono una persona comune e il mio gesto l’avrebbe fatto chiunque”. (Fonte e foto Il Fatto Nisseno)
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