Ambiente. Caltanissetta, 2° EcoForum provinciale sui rifiuti e l’economia circolare
Il paradosso denunciato dai sindaci della provincia di Caltanissetta sui costi di conferimento dell’organico più alti che conferirli in discarica. Premiati 9 comuni su 24 che hanno superato il 65% di raccolta differenziata e le scuole riciclone e dell’economia circolare.
2° EcoForum provinciale sui rifiuti e l’economia circolare.
Nella provincia di Caltanissetta la raccolta differenziata dei rifiuti ha raggiunto la media del 45,46% (26,83% nel 2016). Il trend di raccolta differenziata ha avuto una forte crescita nella Ssr CL nord, dal 10,69% al 46,28% negli ultimi 4 anni, e una flessione nella Ssr CL Sud, dal 51,02% al 44,74% negli ultimi tre anni. Il 40% dei Comuni (9 su 22) ha comunque già superato la soglia del 65%, con comuni come Montedoro che ha superato l’80%.
Tuttavia, come denunciato dai diversi sindaci presenti ci si scontra con l’insufficiente presenza di impianti pubblici e privati nel territorio capaci di trattare l’organico ( solo un impianto di compostaggio, da 10.000 Ton/annue presente nella zona industriale di Gela, pari a circa un quinto delle esigenze dell’intera provincia ) che costringe a portare l’umido in altri impianti fuori provincia e con il paradosso che i costi di conferimento dell’umido ai predetti impianti sono più alti (circa 150-180 €/Ton di quelli che comporterebbe il costo di conferimento in discarica (90-120 €/Ton)Ciò, secondo gli stessi, depotenzia tale raccolta selettiva e induce una generale demotivazione.
Per come emerso durante l’EcoForum nessun impianto pubblico (di selezione, trattamento e recupero, Tmb, discariche, centri di compostaggio, per recupero del biogas, etc.) è in fase di realizzazione nella Srr CL nord ed anche la progettazione del centro di compostaggio di contrada Pervolidda (San Cataldo) è al momento ferma, mentre è in fase di ultimazione (Primavera del 2020) un’ulteriore vasca della discarica di contrada Timpazzo (Gela), che avrà una capacità di 700.000 m3.
Per il presidente di Legambiente Caltanissetta Ivo Cigna, la strada imboccata, seppur con tempi eccessivamente lenti e scelte a volte discutibili, è comunque quella giusta: rifiuti zero ed impianti mille per l’economia circolare. Ciò però richiede scelte e iter progettuali più veloci, una pianificazione regionale (fondata sulle nuove direttive europee di economia circolare) non più procrastinabile, più coraggio e più coerenza da parte dei sindaci e dei cittadini impegnati nel raggiungere sempre più elevate percentuali di raccolta differenziata; coraggio anche nell’accettare la realizzazione di impianti per il trattamento e il riciclo dei rifiuti differenziati nei propri territori che possono portare a concreti benefici nella riduzione della bolletta oltre ad occupazione e sviluppo.
Durante l’incontro sono inoltre intervenuti, per raccontare le buone pratiche nel settore della raccolta differenziata dei rifiuti e dell’economia circolare: il sindaco di Delia Gianfilippo Bancheri, la D.S. dell’Iiss “Sen. A. Di Rocco” Giuseppina Terranova con il prof. referente Giampiero Modaffari.
Ecco i Comuni ricicloni della provincia di Caltanissetta (che hanno superato il 65% di raccolta differenziata nei primi sette mesi del 2019 – dati Drar): 79,9% Butera, 79,1% Butera, 74,2% Delia, 73,5% Villalba, 71% Vallelunga, 70,2% Milena, 66,5% Marianopoli, 65,5% Campofranco, 65,3% Resuttano.
Queste le scuole della provincia premiate (dal dirigente della Provincia del settore scuola Renato Mancuso) per la messa in atto di progetti virtuosi in tema di raccolta differenziata e azioni di decarbonizzazione: Iiss “Sen. A. Di Rocco”, Iiss “Carlo Maria Catafa”, Iiss “S. Mottura”.
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