“Brucia come zolfo”, presentazione del docu-film di Valerio Cammarata, la miniera “vista” attraverso gli occhi dei bambini
“Brucia come Zolfo” è il titolo del docu-film di Valerio Cammarata che sarà presentato domani, sabato 17 luglio, alle 20:30 in piazza Falcone-Borsellino a San Cataldo nell’ambito del “Sicily Folk Fest” promosso dall’associazione culturale “Il tamburo di Aci” in collaborazione con la Bcc Toniolo, e altri sponsor privati, e la Pro loco. Il film è patrocinato dal Ministero della Cultura, dall’Assessorato regionale allo Sport, turismo e spettacolo e dal Comune di San Cataldo.
Il sancataldese Valerio Cammarata è l’ideatore e il regista del cortometraggio.
“Grazie allo sguardo curioso di quattro bambini di 10 anni, viene trattato un argomento molto delicato e spinoso, quello delle miniere di zolfo e dei carusi, che ha plasmato il tessuto economico e sociale del nostro territorio nell’ultimo secolo – spiega Valerio Cammarata – . Ma non si tratta di un documentario asettico e impersonale, piuttosto di un viaggio tra i ricordi e le emozioni che ci legano al nostro passato. Il sottotitolo del docu-film è ‘Le lacrime che scavarono i volti dei figli, delle mogli e delle madri sono incise nella memoria come i colpi di piccone della pirrera’, questo spiega molto di ciò che vogliamo raccontare”.
“Il progetto nasce dall’idea di uno dei quattro protagonisti di voler realizzare un canale YouTube (I viaggi di Eugenio) caricando all’interno dei piccoli documentari di pochi minuti adatto a ragazzi coetanei”, osserva Cammarata. In questo caso il regista ha voluto condividere il viaggio di Eugenio Cammarata con altri tre compagni di classe: Gabriele Frattallone, Vincenzo Fusco e Diego Giunta. I ragazzini, nel loro percorso di scoperta hanno conosciuto moltissime persone che hanno donato la loro testimonianza e hanno dato il loro contributo nella realizzazione del film, passando per il Museo di Montedoro, le miniere di Apaforte all’interno del parco minerario delle Antiche Solfare a Serradifalco, da Gabara a San Cataldo, al quartiere dei minatori di Santa Barbara a Caltanissetta.
“Un viaggio lungo ma reso piacevole dalla partecipazione di studiosi del settore, da ex minatori, da testimoni del periodo ma anche da semplici appassionati dell’argomento, da nonni brillanti e genitori amorevoli. Un cast che si è trovato per caso ad argomentare e descrivere – spiega Cammarata – ognuno un pezzetto di storia che assemblato insieme ha dato vita a un immagine nuova e originale dell’argomento ‘miniere e carusi'”.
Di grande interesse anche per le scuole locali, questo lavoro vuole interpretare in maniera originale la nostra storia. La serata, che sarà aperta dal gruppo C.G.S. Don Bosco con gli attori Azzurra Alessi, Vitale Vancheri e Vincenzo amico, con una piece teatrale, vedrà la proiezione del docu-fil e nella seconda parte l’esibizione de ‘I Beddi’, gruppo folk siciliano che presenterà l’ultimo lavoro discografico intitolato “Non chiamateci folksinger”.
Al pubblico partecipante sarà chiesto di indossare la mascherina e di mantenere il distanziamento.