Anvcg, il nuovo direttivo punta a numerosi progetti sul territorio come “Testimoni” dedicato alle scuole
Dopo l’elezione di Salvatore Palumbo a presidente della sezione di Caltanissetta dell’Associazione nazionale vittime civili di guerra sono state assegnate anche le altre cariche.
L’elezione avvenuta nel corso dell’assemblea provinciale presso la sede dell’Associazione nazionale carabinieri di Caltanissetta. ha visto il rinnovo del consiglio direttivo, con l’elezione di Gioacchino Palumbo (vice presidente), Filippo Privitera, Massimo Cirrito e Alfonso Spena. Il rinnovato consiglio provinciale si è insediato nella giornata del 4 giugno, stilando un fitto programma di azione ed iniziative per il raggiungimento dei propri fini istituzionali.
Il neo presidente insieme ai consiglieri neo eletti, manifesta la propria gratitudine al presidente uscente Giovanni Scribani che negli ultimi anni tanto si è speso per la sezione di Caltanissetta, con passione e competenza.
Il neo presidente intende continuare a rafforzare la rappresentanza e tutela delle vittime civili di guerra nella provincia di Caltanissetta e accanto a questo scopo storico dell’Anvcg, vuole promuovere la sezione di Caltanissetta come casa di tutti coloro, che nel nostro territorio, si impegnano per gli ideali solidarietà ed assistenza dei diritti umani delle popolazioni civili coinvolte nei conflitti armati.
Quest’ultimo compito appare particolarmente importante da quando si è scatenato il conflitto armato in Ucraina, con il triste corollario di massacri e sofferenze inflitte ai civili.
Approssimandosi la ricorrenza del 9 luglio, in cui Caltanissetta ricorda i caduti del bombardamento del ’43, il neo presidente Salvatore Palumbo invita tutta la cittadinanza e le istituzioni locali a valorizzare il ricordo della triste ricorrenza, come monito per il ripudio totale delle guerre in ogni luogo e tempo.
Infine, Salvatore Palumbo con il nuovo progetto “Testimoni” intende portare le esperienze personali delle vittime civili di guerra nelle scuole e tra gli studenti con il carico doloroso di invalidità e mutilazioni di cui essi sono testimoni con il proprio corpo, ciò per dare concretezza ai percorsi di educazione e costruzione della pace, come impegno quotidiano da tramandare alle nuove generazioni.
(Nella foro il nuovo direttivo dell’Anvcg)