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VIDEO. “Una vita da social”, la campagna educativa della Polizia a Caltanissetta

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La campagna educativa itinerante sui temi dei social network, cyberbullismo, adescamento online e privacy

Mercoledì 7 marzo Caltanissetta ha ospitato la 20esima tappa del “truck della Polizia postale”, nell’ambito della quinta edizione della campagna itinerante di educazione alla legalità “Una vita da social”, realizzata dalla Polizia di Stato e dal Miur, nell’ambito del progetto Generazioni connesse del Safer internet center italia, sulla sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della Rete. All’evento che si è svolto in corso Umberto I, per la Questura di Caltanissetta, hanno partecipato il questore Giovanni Signer, il vicario  Marco Giambra, il capo di gabinetto Alessandro Milazzo e il sostituto commissario Salvatore Falzone, responsabile dei progetti di legalità. Gli incontri con i ragazzi sono stati tenuti dal vice dirigente del Compartimento Polizia postale di Palermo, Francesco Re, cha ha intrattenuto i ragazzi con alcuni video proiettati nell’aula multimediale all’interno del truck. Sedici gli istituti scolastici del capoluogo che hanno partecipato con il coinvolgimento di 160 ragazzi di scuole secondarie, di primo e secondo grado, accompagnati dai rispettivi docenti (scuola media “Filippo Cordova”, “Giovanni Verga”, “Rosso di San Secondo”, “Luigi Capuana”, “Pietro Leone”, “Terrapelata”, I.I.S. “Manzoni – Juvara”, I.I.S. “L. Russo”, I.I.S. “S. Mottura”, I.I.S. “A. Di Rocco”, I.P.S.I.A. “G. Galilei”, I.T.G.C. “M. Rapisardi”, Liceo classico e linguistico “R. Settimo”, Liceo scientifico “A. Volta”, Istituto “L. Pignato” e Liceo artistico “R. Assunto”). In corso Umberto I, oltre a numeroso pubblico interessato alla tematica, è intervenuto il prefetto Maria Teresa Cucinotta, il presidente del Tribunale per i minorenni, Antonino Porracciolo, il magistrato del Tribunale civile, Gabriella Canto e Salvatore Benfante Picogna dell’Ufficio scolastico regionale – ambito territoriale di Caltanissetta e Enna. Particolare curiosità e successo ha riscosso la presenza dell’attore Angelo Russo, che in qualità di testimonial della campagna informativa, ha interpretato in uniforme l’assistente di polizia “Catarella”, della fortunata serie televisiva “Montalbano”. “Una vita da social” è un progetto al passo con i tempi delle nuove generazioni, dal 2015 co-finanziato dalla Commissione Europea, riconoscendolo come una delle migliori “best practices” in Europa. Un progetto al passo con i tempi delle nuove generazioni, che nel corso delle precedenti edizioni ha raccolto un grande consenso: gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno incontrato oltre 1 milione e 300 milastudenti sia nelle piazze che nelle scuole, 109.125genitori, 61.451insegnanti per un totale di 9748Istituti scolastici, 39.000km percorsi e 190città raggiunte sul territorio e due pagine twitter e facebook con 121.000 like e 12 milioni di utenti mensili sui temi della sicurezza online. La Questura di Caltanissetta, negli ultimi anni, analogamente, ha portato avanti la predetta campagna educazionale e divulgativa presso 40 Istituti scolastici dei comuni di Caltanissetta, Gela, Niscemi, San Cataldo, Serradifalco, Mazzarino, Delia e Sommatino, incontrando più di 20.000 tra studenti, insegnanti e genitori. Secondo quanto emerso dai risultati di una recente indagine di Skuola.net e Osservatorio nazionale adolescenza sul corretto uso di internet, su circa 8mila adolescenti di 18 regioni italiane, il fenomeno è in crescita. Analizzando la fascia del campione tra i 14 e i 18 anni, salgono infatti al 28% le vittime di bullismo (nel 2016 erano il 20%, quindi un aumento del 40%), mentre circa l’8,5% è preso di mira sul web e sui social (6,5% lo scorso anno, quindi un aumento del 30%). Circa l’80% di questi ultimi, è oggetto di insulti e violenze sia nella vita online che in quella reale. Come visto, l’incidenza del bullismo “offline” è ancora nettamente maggiore: tra le vittime, il 46% ha pensato almeno una volta al suicidio e ha messo in atto condotte autolesive per il 32%. Il 75% delle vittime di bullismo si sente depresso e triste, il 54% ha frequenti crisi di pianto.

Le nostre interviste al questore Giovanni Signer, al responsabile dei progetti di legalità Salvatore Falzone, a Salvatore Benfante dell’Ufficio scolastico regionale e ad Angelo Russo:

Le Foto:

 

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