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VIDEO. Amministrative, Licata presenta il programma e gli assessori designati

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Questa mattina la presentazione del programma elettorale di Salvatore Licata, Orgoglio nisseno, e degli assessori designati.

Il servizio video:

PROGRAMMA ELETTORALE

DEL CANDIDATO SINDACO SALVATORE LICATA

 

Considerato che la politica comunale consiste nell’azione amministrativa, conseguente all’esercizio della delega ricevuta dai cittadini che risiedono sul territorio del Comune di Caltanissetta, il presente programma tende alla realizzazione di una politica di comunità che possa realizzare, in modo concreto, il confronto ed il dialogo con i cittadini.

Queste linee programmatiche scaturiscono dell’ascolto dei diversi gruppi sociali esistenti sul territorio, con la convinzione che per realizzare gradualmente il programma, di seguito esplicitato in modo più dettagliato, verranno realizzate costanti attività di confronto con le varie realtà cittadine, affinché le decisioni amministrative tengano conto di ciò che veramente i cittadinidesiderano.

Per questi motivi, sono state elaborate alcune semplici progettualità affinché, iniziando dalla valorizzazione delle risorse culturali, storiche e naturalistiche, e dal conseguente rilancio del turismo e dello sviluppo economico, si possa far rivivere la nostra città.

 

AREE TEMATICHE

 

  • IDENTITA’, FORMAZIONE e UNIVERSITA’
  • SVILUPPO ECONOMICO
  • ORGANIZZAZIONE POLITICO-AMMINISTRATIVA DEL COMUNE
  • PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO, POLITICHE ABITATIVE, INFRASTUTTURAZIONE E LAVORI PUBBLICI
  • SANITA’, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA
  • SPORT, EVENTI e TURISMO

 

 

1) IDENTITA’, FORMAZIONE e UNIVERSITA’

Il concetto di identità è strettamente connesso con la storia della città, con le sue tradizioni laiche e religiose, con i suoi usi e suoi costumi.Quando si parla di tradizioni il pensiero va subito alla Settimana Santa, con i suoi aspetti religiosi che si intrecciano con quelli laici e, in particolare, alla Real Maestranza che istituzionalizza le arti e i mestieri di un tempo.

Perché tale realtà possa avere un futuro, è necessario collegarla alla formazione professionale e all’esercizio delle attività artigianali. Per questo motivo, la cultura delle tradizioni, l’avvio alle attività artigianali, il lavoro che da esse deriva, costituiscono le prime tessere di un mosaico per la rinascita della Città.

Pertanto, la formazione professionale in ambito scolastico deve poter contare sul rapporto diretto con le maestranze: l’Amministrazione comunale deve impegnarsi affinché le scuole superiori ad indirizzo tecnico e le scuole di formazione professionale possano portare avanti una progettualità volta ad accompagnare lo studente verso il praticantato professionale per valorizzare le arti e i mestieri tradizionali e creare con esse un filo diretto e virtuoso.

Rimanendo in tema di formazione, non si può non porre l’attenzione sulla consolidata realtà cittadina dell’Istituto Agrario ed Alberghiero e sulla sua vocazione agrituristica che, per puntare all’eccellenza e all’alta formazione, necessita di uno sbocco universitario in una Facoltà di Agraria. Tale istituzione universitaria a Caltanissetta troverebbe la sua naturale collocazione, per l’implementazione di corsi di laurea specialistica in agriturismo, enogastronomia, vitivinicoltura ed indirizzoSilvo pastorale.

In un’ottica formativa di alto livello, la nostra specificità territoriale può benissimo ambire alla creazione di un rapporto di collaborazione tra gli auspicati Corsi di laurea della Facoltà di Agraria e un augurabile Corso di Laurea della Facoltà di Veterinaria che troverebbe a Caltanissetta un’adeguata collocazione, sia per la vocazione pastorale del territorio sia per la sua centralità geografica.

I suddetti corsi di laurea, assieme al Corso di laurea in Medicina già esistente, come avviene nelle città del nord che vantano una consolidata tradizione accademica, devono trovarele loro sedi in centro storico.

Così il centro storico, finalmente, potrà tornare a vivere ogni giorno e contribuire al risveglio dell’economia locale, sotto forma di ristrutturazioni e locazioni di immobili, attività di ristorazione e altre attività commerciali di vario genere.

Alle suddette attività artigianali non può negarsi, ove richiesto, uno sbocco industriale. E’ per questo motivo che deve immaginarsi un naturale ponte che unisce il centro storico, sede del piccolo e medio artigianato, con l’area industriale nissena.

 

2) SVILUPPO ECONOMICO

Lo sviluppo economico si muove su quattro assi: commercio, artigianato, agricoltura e industria.

Per quanto concerne l’agricoltura, bisogna instaurare rapporti sinergici con l’Ispettorato per l’Agricoltura e Forestee le associazioni di categoria, al fine di puntare sulla valorizzazione delle produzioni tipiche e biologiche, quali ilgrano, l’olio e le mandorle e, inoltre, promuovendo la cooperazione tra i produttori.

Per quanto concerne l’artigianato, bisogna puntare sulla valorizzazione della trasformazione delle materie prime provenienti dall’agricoltura.

L’artigianato va incoraggiato creando sinergie con le maestranze locali e puntando all’incremento di nuove realtà nel comprensorio, anche riattivando l’edilizia delle ristrutturazioni, perseguendo i finanziamenti pubblici e promuovendo gli investimenti privati.

Quando si parla di commercio, non si può non tenere conto della crisi che ha portato alla chiusura di diverse attività commerciali in città, soprattutto in centro storico.

Per uscire dalla crisi, bisogna partire da una concezione imprenditorialedella città. Bisogna immaginare, in particolare, le vie principali del Centro storico come un centro commerciale naturale.

Bisogna pertantoprevederevari incentivi per tutti coloro che intendono creare nuove attività in centro storico, come il pagamento di una parte del canone diaffitto dei locali e la riduzione delle tasse locali per la fase di start-up.

Infine, in sinergia con gli stessi negozianti, bisogna realizzare eventi periodici nei fine settimana, non necessariamente concomitanti con le festività più sentite, in modo da attrarre le persone in città.

In questo ambito si inserisce a pieno titolo la “Strada della Foglia”, che va resa zona franca per tutti coloro che intraprendono un’attività di vendita di frutta e verdura, soprattutto quella biologica a chilometro zero, e di prodotti alimentari agricoli.

Programmare, sviluppare e incentivare la filiera produttiva agricola con l’obiettivo di inserire i piccoli imprenditori agricoli locali nel panorama commerciale. Contestualmente, prevedere la creazione di un consorzio agricolo, che possa fruire di spazi liberi a titolo gratuito, per la valorizzazione del chilometro zeroe la promozione dei prodotti locali.In questo ambito, si inserisce un progetto per l’abbattimento del costo dell’acqua con soluzioni progettuali come quello dell’utilizzo delle falde acquifere presenti nel territorio che, successivamente, oltre che per gli imprenditori agricoli potrà essere esteso a beneficio dei singoli cittadini.

In un’ottica di sviluppo del centro storico va visto l’obbiettivo di acquistare gli ex locali della Banca D’Italia al fine di dare una destinazione da concordare con gli operatori dello stesso centro storico, che possa rappresentare un motivo di grande attrazione per i cittadini nisseni e dei comuni del circondario.

In tema di sviluppo economico, l’industria a Caltanissetta deve recitare un ruolo fondamentale, soprattutto in un’ottica di centralità geografica della città. Pertanto la viabilità extraurbana assume vitale importanza, in quanto può consentire a Caltanissetta di recuperare la centralità a livello regionale. A tal fine, bisogna insistere sulle opere di compensazione della SS 640 (la Strada degli Scrittori) ed in particolare nella realizzazione dello svincolo di contrada Anghillà o di quello di contrada La Spia, che consentirebbero di raggiungere in soli 6 km il centro di Caltanissetta.

Creare un ufficio di finanza avanzata che possa avere le competenze per individuare le fonti di finanziamenti regionali, nazionali ed europei a cui possano accedere i cittadini ed il Comune.

L’organizzazione periodica di eventi rappresenta un obbiettivo prioritario volto a coinvolgere l’associazionismo e le maestranze locali.

Arte, enogastronomia, musica, cultura e sport sono solo alcuni esempi dell’enorme patrimonio di cui dispone la Città e che debbono essere messi in rete.

Valorizzare il patrimonio culturale di Caltanissetta promuovendo il turismo specializzato, utilizzando come luoghi di riferimento il Parco Archeologico di Sabucina, le Miniere e tutto il patrimonio architettonico locale.

Nell’ottica di valorizzare il patrimonio culturale, l’Amministrazione comunale dovrà puntare sul museo permanente delle Vare da individuare in altra sede più consona e sulla costituzione di un museo della Stampa che, inserite in una rete turistica, potrebbero rappresentare due attrazioni di richiamo nazionale.

Le problematiche delle aree industriali di Contrada Calderaro e di San Cataldo Scalo devono essere in cima all’agenda delle questioni da affrontare, puntando in particolare l’attenzione sulla sistemazione delle strade interne e di quelle di accesso, sulla depurazione delle acque, sui trasporti pubblici, sugli incentivi per l’insediamento di nuove realtà imprenditoriali, sul problema delle assegnazioni dei capannoni e sull’ammodernamento e ristrutturazione degli stessi.

In quest’ottica di incentivazione, legata anche alla visione baricentrica che le attuali aree industriali nissene hanno, si auspica la realizzazione di una piattaforma per la logistica delle merci di respiro regionale.

E in tale ottica, un vero grande progetto da perseguire per lo sviluppo del territorio deve essere il riconoscimento da parte della Regione della ZES (Zona Economica Speciale) da individuare proprio nelle aree industriali nissene, aventi l’obbiettivo di attrarre investimenti attraverso incentivi, agevolazioni fiscali, deroghe normative.

Tali progetti, valutate le notevoli ricadute positive e i benefici economici per la nostra Città, vanno affrontati coinvolgendo e sensibilizzando gli attori principali nel settore, quali l’IRSAP e l’Assessorato Regionale alle Attività Produttive.

 

3) ORGANIZZAZIONE POLITICO-AMMINISTRATIVA DEL COMUNE

Il programma politico-amministrativo, per quanto valido e condiviso, necessita di chi lo sviluppa e lo rende concretamente fruibile, secondo i principi e le linee guida fissati dall’organo politico: questo compito è attribuito dalla legge agli impiegati comunali.

Per questo motivo, la prima parte del programma riguarda l’organizzazione degli uffici e dei servizi comunali, in coerenza con il programma finale che l’organo politico presenterà ai cittadini nisseni, alle istituzioni e alle parti sociali che dovranno essere coinvolte per la sua realizzazione.

Pertanto, il primo obiettivo da realizzare sarà quello di organizzare la “macchina” amministrativa, guardando alla stessa come centro servizi per i cittadini. Per fare ciò occorrerà coinvolgere tutto il personale interno al comune, ognuno per il ruolo e la professionalità acquisita, senza ricorrere a strateghi esterni e senza sperpero di denaro pubblico, valorizzando le tante risorse interne, che sapranno avviare un importante processo di cambiamento.

Il secondo obiettivo, da realizzare nel primo anno di amministrazione, sarà quello di rendere l’Ente la “casa comunale” di tutti. Essa non dovrà essere percepita come l’istituzione che impone di rispettare regole che producono solo ostacoli all’attività del singolo, ma come l’Ente “amico” vicino al cittadino, che raccoglie le necessità e i bisogni della comunità e provvede alla loro risoluzione. Il cittadino dovrà avvicinarsi agli uffici comunali pensando di trovare un impiegato amico, cittadino anch’egli, che lo aiuterà nella risoluzione del suo problema in tempi certi. Per ogni atto amministrativo un ruolo fondamentale avrà il responsabile del procedimento il quale, come un tutor, accompagnerà l’azione politico-amministrativa sino alla sua definizione.

Il cittadino, dal canto suo, dovrà essere rispettoso delle regole, nella consapevolezza di non essere terzo rispetto a tutto ciò, ma di essere, insieme alla macchina comunale, il protagonista del livello di vivibilità della propria città.

Per realizzare ciò un ruolo importantissimo rivestiranno i dipendenti dell’Ente. L’intenzione è quella di ripristinare l’importanza del ruolo e della funzione dei dipendenti, riordinando gli uffici nel rispetto dei profili professionali e delle competenze acquisite dal personale che vi lavora. Assegnare alle varie direzioni il personale che per competenza e predisposizione potrà svolgere al meglio e con più passione il proprio lavoro. Mai si ricorrerà ai trasferimenti quale “strumento” di punizione o di mortificazione del dipendente. Casomai, il trasferimento, condiviso con il lavoratore, sarà un’opportunità di crescita professionale del singolo e lo strumento per soddisfare i bisogni della città. Un ruolo importante ed imprescindibile avrà la formazione del personale. Ci si prefigge l’obbiettivo di aggiornare e di adeguare gli uffici agli obbiettivi dell’amministrazione, in modo da realizzarli, più velocemente possibile, in favore e nell’interesse della città e dei cittadini.

Nel più breve tempo possibile si provvederà ad effettuare le progressioni orizzontali e verticali. Ciò servirà a riconoscere, in primis, i tanti meriti che hanno i lavoratori della “Casa Comunale”. È necessario, oltre alla riorganizzazione degli uffici e dei servizi, ripristinare la dotazione organica del Comune, bandendo concorsi ed inserendo in questa struttura “nuova forza lavoro” che abbia la volontà, l’orgoglio e la consapevolezza di lavorare per la propria terra.

In un’ottica di efficienza e di economicità, va istituito nuovamente l’ufficio stampa utilizzando le professionalità già presenti in organico.

 

4) PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO, POLITICHE ABITATIVE E INFRASTUTTURAZIONEE LAVORI PUBBLICI

Nella prossima legislatura, la pianificazione del territorio diventa uno degli obiettivi più ambiziosi da perseguire, sia per la funzione strategica e di prospettiva della Città nei prossimi vent’anni, sia sotto l’aspetto identitario che di sviluppo.

L’elaborazione del Piano Regolatore Generale (PRG) deve prevedere a monte la selezione di un gruppo di esperti per la relativa progettazione. Tale gruppo di esperti si dovrà interfacciare costantemente con l’Amministrazione Comunale, con gli Ordini Professionali e con un Comitato di

Cittadini qualificato all’uopo costituito, tutti protagonisti nella elaborazione dello strumento urbanistico.

Nel merito, il PRG dovrà prevedere la ristrutturazione del Centro Storico, in un’ottica di valorizzazione e custodia della sua identità, per renderlo abitabile e vivibile da parte di tutti i cittadini. Ciò presuppone la previsione di un grande piano di recupero. Ci si prefigge anche una costante sinergia con l’Istituto Autonomo per le Case Popolari al fine di individuare aree del centro storico da destinare alla conversione di immobili in alloggi popolari.

Considerato che la città necessita di nuovi parcheggi che possano filtrare il traffico proveniente da fuori sede e in avvicinamento al centro storico, sarà necessario varare un project-financing, per puntare sulla creazione di almeno due parcheggi multipiano: uno all’inizio della via Leone XIII e l’altro tra la Via Rosso di San Secondo, Via Gorizia, Via Maddalena Calafato.Affinché si disincentivi l’uso dei mezzi privati, accanto ai parcheggi dovranno essere previste le fermate della linea pubblica interna e lo sviluppo della circostante area pedonale.

Nei prossimi cinque anni deve essere varatoun piano che riguardi ogni singolo quartiere cittadino, tenendo conto delle esigenze della popolazione ivi residente, prevedendo luoghi di aggregazione sociale (piazzette, parchi giochi attrezzati), in modo da rendere tali spazi fruibili soprattutto dagli anziani e dai bambini, perché Caltanissetta diventi veramente “a misura d’uomo”.

In ogni quartiere devono essere valorizzate le specificità e gli interventi da prevedere devono essere possibilmente diversificati in modo da promuovere la interconnessione tra gli stessi quartieri.

Il grande sforzo dell’Amministrazione comunale deve essere anche quello di organizzare tutta la Città come un grande centro commerciale, tenendo quindi conto di tutte le attività commerciali, comprese quelle poste fuori dal centro storico. Tutta l’organizzazione della mobilità, dei parcheggi, del trasporto pubblico e di quant’altro possa agevolare ed incentivare all’acquisto deve essere armonizzato e posto a sistema in questa ottica.

Una particolare attenzione va rivolta alle ville comunali, all’interno delle quali dovranno organizzarsi periodicamente attività ludico ricreative, prevedendo anche la gestione da parte dei privati dei chioschi ubicati all’interno delle ville.

A proposito di spazi verdi e ville comunali, un’ipotesi percorribile è quella dell’acquisizione, bonifica e utilizzo dell’area che sorge all’interno dell’abbandonata Caserma “Capitano Franco”, al cui interno può sorgere una villa comunale con molto verde e con annessi parcheggi che, oltre ad essere di servizio per la villa stessa, possono favorire le attività e gli uffici pubblici e privati presenti nella zona di Viale della Regione, evitando così gli intasamenti da traffico che avvengono a causa dell’inevitabile parcheggio delle auto in doppia fila.

Altra questione da affrontare è quella relativa alla stipula dei contratti di acquisto degli alloggi del Piano Geraci. L’Amministrazione comunale, in caso di mancato accordo tra la ditta costruttrice e gli assegnatari, dovrà procedere alla revoca della convenzione con la ditta costruttrice, gestendo direttamente la questione.

I lavori pubblici devonoin particolare riguardare le infrastrutture, il consolidamento e la riqualificazione.

Le infrastrutture devono riguardare in primis le strade. E, in particolare, quelle strade che possono permettere una circolarità interna più spedita, eliminando gli ingorghi che sistematicamente si verificano nelle zone di ingresso alla città, quali ad esempio Via Leone XIII, Viale della Regione, Corso V.E., Corso Umberto, Via Rochester, Via delle Calcare. Per evitare ciò, gli interventi devono riguardare il completamento della via Romita e il miglioramento della Via Stazzone, alfine di rendere agevole e fluente il collegamento tra l’ingresso della Città, per il traffico veicolare proveniente da San Cataldo, e l’incrocio Badia.Tale anello assume una rilevanza fondamentale se si intende rientrare in città dalla zona di Via di Santo Spirito o da Contrada Anghillà.

La Città ha la necessità di lavori per il consolidamento di diverse zone: prime fra tutte la collina di Sant’Anna, fino ad arrivare al quartiere Santa Venera, e il vallone del Cimitero, oltre a porre particolare attenzione alla zona delle maccalube di Santa Barbara.

La riqualificazione deve riguardare, innanzitutto, il centro storico e i quartieri della Provvidenza, Angeli e Santa Venera, ma non deve trascurare le periferie e le aree residenziali della città, partendo dalle strade, con il congiungimento della via Tomasi di Lampedusa e il quartiere Pinzelli per il quale un’attenzione particolare va posta in termini di miglioramento del decoro urbano e di servizi comunali.

Non può essere trascurata l’area del Redentore dove dovrà valutarsi la possibilità di ridurre, di spostare o addirittura di eliminare le antenne presenti in modo da creare un’area attrezzata e ben curata, fruibile anche per l’organizzazione di eventi.

La rigenerazione del Villaggio Santa Barbara deve diventare la metafora della rigenerazione della Città: nella prossima legislatura devono essere seguiti con attenzione i lavori di riqualificazione urbana già finanziati e bisogna puntare alla realizzazione di una struttura polifunzionale che possa essere non solo utile per i residenti, ma anche di attrazione per i cittadini residenti nelle altre parti della città.

In tema di riqualificazione è necessario programmare il rifacimento dei marciapiedi della città, eliminando così le barriere architettoniche e creando le rampe di accesso soprattutto per i disabili e per le carrozzine per i bambini. Inoltre, vanno previstele azioni di miglioramento stradale con l’utilizzo di asfalti migliori degli attuali.

Infine, e non per ordine di importanza, la riqualificazione deve riguardare la parte dell’impiantistica sportiva, come ad esempio lo Stadio Tomaselli, il rifacimento della pista di atletica ubicata all’interno dello stadio e la ristrutturazione dello stadio Palmintelli.

 

5) SANITA’, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA

Un problema annoso e molto sentito dalla cittadinanza è quello dell’intasamento del Pronto Soccorso dell’Ospedale Sant’Elia. Fra le cause che determinano ciò sono state individuate:

  1. a) la carenza del personale medico e paramedico, le cui conseguenze si ripercuotono anche nei vari reparti del Presidio Ospedaliero Sant’Elia;
  2. b) la frequente necessità di sottoporre a manutenzione straordinaria le strumentazioni per l’emodinamica e i macchinari fondamentali per effettuare la tac e la risonanza magnetica;
  3. c) le lunghe liste di attesa al CUP dell’Ospedale Sant’Elia, che hanno indotto i cittadini ad andare al Pronto Soccorso, per utilizzare una “scorciatoia”, ed effettuare più velocemente esami clinici o visite specialistiche che, invece, seguendo il calendario delle prenotazioni avrebbero dovuto effettuare a distanza di molti mesi;
  4. d) la carente informazione conferita ai cittadini sui servizi sanitari territoriali, sui PPI (punti di primo intervento anche pediatrici), ambulatori infermieristici, guardie mediche, etc. Invece, tale

Informazione deve partire, principalmente, dai Medici di Medicina Generale (i medici di famiglia), che rappresentano il primo filtro da cui dipende lo smistamento dei pazienti ai vari servizi sanitari che già insistono sul territorio;

  1. e) l’arrivo al Pronto Soccorso di pazienti, oltre ai nisseni, chelì si riversano dai paesi circostanti e dall’agrigentino.

In merito alle criticità dei reparti dell’Ospedale Sant’Elia, le lamentate provengono spesso dagli stessi cittadini, che evidenziano: carenze igienico-sanitarie, carenzedi biancheria (spesso ai pazienti viene richiesto di portare delle lenzuola da casa), disagio e malcontento fra medici, infermieri e operatori socio-sanitari a causa dei turni massacranti determinati dalla carenza in organico di personale sanitario e parasanitario.

Il Sindaco, in quanto primo cittadino e massima autorità sanitaria locale, è responsabile del diritto alla salute di tutti i suoi cittadini e, pertanto, deve garantire servizi sanitari di facile e pronto accesso a tutti, con le necessarie priorità da riservare alle fasce più deboli e disagiate, ai malati cronici, a quelli terminali e ai disabili.

Una iniziativa realizzabile per agevolare le persone anziane, disagiate e disabili, che non sempre possono raggiungere il Centro Prenotazioni del Sant’Elia, soprattutto perché ubicato in una zona periferica e lontana dal centro storico, può essere l’istituzione di uno sportello distaccato del CUP proprio a Palazzo del Carmine.

Riproporre e promuovere con ogni mezzo le iniziative già offerte gratuitamente sul territorio comunale, relativamenteai servizi di prevenzione, quali lo screening e le visite specialistiche nei vari quartieri (Quartieri in salus), che hanno riscosso consenso e notevole partecipazione da parte dei cittadini, così come le iniziative di matrice socio-sanitaria (SalusFestival).

Taliiniziativedevono entrare a pieno titolonell’identità della città, in modo da diventare appuntamenti attesi e fruitida tutti i cittadini.

Un’Amministrazione attenta deve affrontare, arginare e risolverel’emergenza del il randagismo, innanzituttoinformando i cittadini, affinché comprendano la necessità di microchippare e sterilizzare gli animali che accudiscono. Per affrontare il problemavanno impiegate sia le guardie zoofile, per i controlli sul territorio, sia le associazioni di volontari animalisti, per il controllo del fenomeno ela diffusione, specie fra le nuove generazioni, del rispetto per gli animalie il valore dell’adozione degli stessi.

In questa ottica di rispetto degli animali e di lotta al randagismo, obbiettivo prioritario diventa la realizzazione, previo finanziamento pubblico, di un parco-canile.

Ogni realtà amministrativa deve distinguersi per l’attenzione alle politiche sociali rivolte ai meno abbienti e alle famiglie, soprattutto quelle numerose, per le quali devono essere previsti ulteriori e più incisivi aiuti in termini economici e di servizi.

Anche se a Caltanissetta è statarealizzata una parte della rete dei servizi socio-sanitari che riguardano il nostro territorio, tanto deve essere ancora fattoper realizzare servizi adeguati alle esigenze dei cittadini, perché tantesono le disabilità da considerare e i relativi interventi da compiere.

Innanzitutto, bisogna prestare attenzione alle famiglie che hanno un figlio disabile e che, spesso, dopo lunghe e ingiustificate attese, riescono ad usufruire dei necessari servizi di assistenza domiciliare o di assistenza scolastica.Questefamiglie, che affrontano giornalmente un difficile percorso, con conseguente equilibrio familiare precario, devono essere esentate da lungagginio impedimenti di carattere burocraticoche spesso portano all’interruzionedell’erogazione dei servizi loro spettanti.

E tutto ciò vale anche per le famiglie che al loro interno hanno malati gravi o in fase terminale di vita.

Quello delle politiche socialiè un ambitoche deve tutelare non solo i disabili e le loro famiglie, ma anche coloro che, a vario titolo, si occupano di loro. Un’amministrazione attenta a questi delicati problemi deve offrire servizi efficaci ed efficienti, per il tramite di personale opportunamente formato. E a tale personale che si prende cura dei disabili, l’Amministrazione Comunale deve garantiretempi certi per l’erogazione delle spettanze, per garantire anche a loro la serenità nello svolgimento di tale delicato compito.

Attualmente, i disabili fruiscono di tanti servizi che esistono, tuttavia, esclusivamente in ambito familiare e scolastico, perché pochi sono i centri diurni in cui poter imparare e divertirsi di pomeriggio. E perdurando questo stato di cose, questa carenza di appositi luoghi attrezzati per il dopo scuola e per il tempo libero, quale futuro attende questi ragazzi quando finiranno il loro percorso scolastico?

Considerato anche che i servizi per i disabili e i progetti relativi al loro inserimento in ambito lavorativo, per quando saranno adulti e non avranno più il sostegno della famiglia d’origine, attualmentesono davvero pochi sul nostro territorio, la politica locale ha il dovere di pensare, fin da subito, a programmare e attuare politiche sociali che riguardino il futuro di queste persone che per ovvi motivi, più di altre, meritano attenzione.

E, infine, per evitare che qualche disabile, assieme alla propria famiglia, possa rischiare di rimanere esclusodalla fruizione dei servizi di cura e supporto, sarà fondamentale effettuare il censimento dei disabili e dei loro bisogni. E subito dopo, programmare i relativi interventi da realizzare nel più breve tempo possibile.

Il Comune deve fare la sua parte per il miglioramento della sicurezza del cittadino, incentivando l’istituzione dei gruppi di Protezione Civile che abbiano anche una funzione di controllo del territorio e stipulando convenzioni con ditte private specializzate per il controllo dei punti nevralgici della Città, quali ad esempio le ville comunali.

Un impegno va preso inoltre relativamente alla soluzione di alcune questioni, quali ad esempio la crisi delle IPAB nissene, per le quali l’Amministrazione comunale deve dare impulso politico, affinché vengano risanate e riconvertite. Nel caso in cui tale strada dovesse risultare inconcludente, si dovrà valutare l’assorbimento del personale presso il Comune.

6) SPORT, EVENTI e TURISMO

Lo sport merita una grande attenzione da parte dell’Amministrazione Comunale, in quanto è uno strumento di inclusione e aggregazione sociale che può essere rivolto a tutti i cittadini e a tutte le fasce di età e che, se ben collegato ad altri eventi a carattere turistico-culturale, può fare da volano perla valorizzazione del nostro territorio.

Per la promozione delle attività e degli eventi sportivi occorre creare uno sportello dedicato allo sport per assolvere a tutte le esigenze degli operatori sportivi nell’ottica di una nuova ed efficace gestione dello sport a ciclo continuo.

Instaurare fattive forme di collaborazione tra il Comune e le Associazioni sportive e culturali, con l’istituzione di un albo delle associazioni che abbiano i requisiti per organizzare eventi con cadenza periodica nei fine settimana, affidando alle stesse la gestione organizzata efficiente ed efficace delle strutture sportive, con il coinvolgimento delle diverse Federazioni Sportive.

Il Comune di Caltanissetta dovrà promuove tali eventi e supportarli, contestualmente, con manifestazioni collaterali di carattere socio-culturale, al fine di veicolare l’immagine migliore della città e promuovere lo sviluppo del turismo, la valorizzazione del territorio e delle sue tradizioni, con il coinvolgimento degli operatori commerciali e turistici della città che, con servizi di qualità e prezzi concorrenziali, possano rivitalizzare le molteplici attività dell’indotto cittadino.

Il Comune dovrà regolamentare la concessione del patrocinio agli eventi sportivi e turistico-culturali, con la fornitura di servizi essenziali, quali l’assistenza sanitaria, con l’ausilio di ambulanze, la messa a disposizione, a titolo gratuito, o comunque a costo agevolato, di locali e strutture, la riduzione delle tasse comunali dovute, quali TOSAP e INPA, nonché la divulgazione e la promozione attraverso i canali mediatici del Comune.

L’Amministrazione Comunale dovrà sviluppare progetti di matrice sportiva, prevedendo interventi formativi presso le scuole di ogni ordine e grado della Città, anche al fine di realizzare l’integrazione tra il mondo sportivo, quello della formazione e le associazioni che curano le disabilità con l’ausilio dello sport.

Un progetto ambizioso di più ampio respiroda perseguire, con notevoli ricadute in ambito lavorativo ed economico, può essere quello dell’istituzione di una Scuola di Formazione Sportiva permanente, per operatori sportivi e manager dello sport, che possa trovare la naturale espressione nella centralità geografica della nostra città.

Contestualmente, il Comune dovrà privilegiare il rapporto tra sport cultura e territorio organizzando escursioni a piedi e/o in bici di matrice storico-naturalistico, con l’individuazione di percorsi eno-gastronomici, con la creazione di veri e propri percorsi benessere.

La realizzazione di questo progetto che vede protagonisti lo sport, la cultura e il turismo può dare vita a una “Città che respira e vive di Sport”.

Sotto l’aspetto più propriamente turistico-culturale, eventi e luoghi vanno inseriti in un’unica rete organizzata che possa usufruire, per il tramite della Pro-Loco, di guide turistiche nissene adeguatamente formate. Ciò al fine di predisporre un “prodotto” attraente e fruibile che possa essere inserito nei maggiori circuiti turistici siciliani.

In tema di eventi non possono essere dimenticati quelli teatrali. L’organizzazione degli stessi passa dalla gestione del Teatro Regina Margherita e dalla organizzazione dei calendari, aspetti che vanno concordati rendendo protagoniste le associazioni teatrali nissene.

ASSESSORI DESIGNATI

  • Di Maria Gianfranco Filippo Salvatore, nato a Caltanissetta il 29.12.1955;
  • Giunta Liborio, nato a Caltanissetta il 09.02.1960;
  • Vancheri Salvatore, nato a Caltanissetta il 23.09.1957.
  • Palermo Angelo, nato a Caltanissetta il 13.08.1958.

 

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