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San Cataldo, processo operazione Pandora: l’associazione “Attivarcinsieme” si costituisce parte civile

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Accolta dal Gup David Salvucci la costituzione di parte civile dell’associazione “Attivarcinsieme”, rappresentata e difesa dagli avvocati Antonino Falzone e Salvatore Falzone, per i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso e con riferimento alle condotte del maresciallo dei carabinieri Domenico Terenzio.

“Nel corso dell’ultimo decennio – affermano gli avvocati Falzone – l’associazione ha portato avanti numerose iniziative pubbliche volte ad alimentare e rafforzare nei cittadini di San Cataldo la cultura del rispetto delle leggi, diventando un vero punto di riferimento per la comunità locale. Tanto che nel 2013 il Comune di San Cataldo concedeva in comodato, mediante scrittura privata, l’immobile confiscato alla mafia sito nella via Babbaurra 23, subito adibito a Centro Studio della mafia nel Nisseno”. I legali dell’associazione hanno anche prodotto i documenti relativi alle numerose iniziative portate avanti dal 2008 da Attivarcinsieme. E hanno ribadito che l’associazione ha svolto un ruolo di pungolo nei confronti dell’amministrazione comunale in materia di legalità. “Basti citare – continuano – l’atto di sollecitazione rivolto al Consiglio Comunale al fine di approvare un regolamento sulla gestione comunali dei beni confiscati”.

“Esprimiamo viva soddisfazione – afferma il presidente Claudia Cammarata – anche perché Attivarcinsieme è l’unico soggetto costituito parte civile nel processo Pandora 2. I gravissimi fatti delittuosi hanno scosso profondamente il tessuto cittadino, provocando un evidente danno di immagine alla nostra associazione, baluardo nel territorio a presidio della legalità e della lotta contro la mafia e la corruzione”.

Così nel comunicato stampa inviato alla nostra redazione.

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