Gene coinvolto nella formazione di vasi sanguigni e metastasi tumorali rivela nuovi segreti, scoperta del team guidato dal nisseno Pierluigi Scalia
Gene coinvolto nella formazione di vasi sanguigni e metastasi tumorali rivela nuovi segreti. Lo dice uno studio pubblicato sulla rivista internazionale Genes ed effettuato da Pierluigi Scalia e i collaboratori dello Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine della Temple University in Philadelphia e dell’affiliato Istituto Somatogene per la Oncologia Personalizzata e la Ricerca Onco-Genomica in Caltanissetta, Italia.
In particolare, Pierluigi Scalia insieme al dott. Stephen J Williams e il prof. Antonio Giordano hanno scoperto una porzione regolatrice del gene EphB4, comunemente riferito come promoter e hanno trovato che tale porzione contiene una nuova combinazione di sequenze di controllo che rendono questo gene responsivo a un gruppo distintivo di stimoli esterni e mediatori specifici (noti come fattori di trascrizione). Tali sequenze di controllo identificate nel gene suddetto, sebbene in differente combinazione, sono presenti in geni tipicamente coinvolti nello sviluppo embrionale e nella proliferazione cellulare.
La scoperta, convogliata nello studio intitolato “Core elements cloning, cis-elements mapping and serum regulation of the Human EphB4 Promoter: A Novel TATA-Less Inr/MTE/ DPE-like Regulated Gene”, fornisce, secondo il ricercatore, Pierluigi Scalia, primo autore dello studio, la mappa necessaria per capire come questo gene viene attivato durante il processo tumorale. “Inoltre – spiega Scalia – lo studio offre informazione utile per ridurre la espressione di tale gene in cellule in cui è iper-espresso (come nelle cellule tumorali) tramite la metodica del gene-editing, che rappresenta la nuova frontiera della terapia genica”.