Controlli a tappeto da parte di Carabinieri, Nas e Nucleo Ispettorato del lavoro a Enna
È stata una serata all’insegna dei controlli svolti da parte dell’Arma dei Carabinieri nei confronti di alcuni esercizi di pubblica aggregazione e dei luoghi di maggiore ritrovo giovanile del capoluogo di provincia. I militari della Compagnia di Enna, unitamente ai reparti specializzati del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità, hanno sottoposto a mirate verifiche i principali locali della movida ennese, con la finalità di verificare il rispetto della normativa in materia di tutela del lavoro, previdenza e assistenza sociale e della salute pubblica. Il controllo, attuato nell’ambito di una più ampia campagna di verifiche disposte a livello provinciale, ha interessato l’area “Belvedere” del capoluogo ed ha permesso di accertare un illecito penale e diverse violazioni amministrative. In particolare, è stata contestata la presenza di due lavoratori in nero e di un impianto di videosorveglianza non autorizzato, idoneo a controllare, anche da remoto, i lavoratori. È stata altresì accertata l’assenza di apparecchi di rilevazione del tasso alcolemico, obbligatori per i locali che proseguano la propria attività oltre le ore 24, a disposizione dei clienti che desiderino verificare il proprio stato di idoneità alla guida dopo l’assunzione di alcool. Allo stesso modo, è stata contestata anche la mancata esposizione, all’entrata, all’interno e all’uscita dei locali, di apposite tabelle che riproducano la descrizione dei sintomi correlati ai diversi livelli di concentrazione alcolemica nell’aria alveolare espirata e le quantità, espresse in centimetri cubici, delle bevande alcoliche più comuni che determinano il superamento del tasso alcolemico per la guida in stato di ebbrezza, pari a 0,5 grammi per litro, da determinare anche sulla base del peso corporeo. Inoltre, sono state riscontrate carenze di natura igienico-sanitaria all’interno di uno dei locali sottoposti a controllo. Nei confronti di due attività sono stati adottati provvedimenti di sospensione temporanea delle licenze, nelle more della regolarizzazione delle carenze riscontrate, e si è proceduto a deferire uno dei titolari all’Autorità Giudiziaria. Le sanzioni pecuniarie complessivamente contestate ammontano a un totale di oltre 17.000,00 Euro.