Caltanissetta deve credere nel calcio femminile
«A Caltanissetta,così come nel resto in tutta Italia, il calcio femminile è purtroppo uno sport pieno di stereotipi, perché con il passare del tempo gli sono state appiccicate delle etichette che ormai è diventato difficile togliere. Per esempio, il calcio è stato sempre visto come uno sport per maschi e le persone ne parlano esclusivamente attraverso luoghi comuni. Finché non si deciderà di cambiare la percezione comune questo sport, qui da noi, non riuscirà ad avere una sua identità».
Dal 2017 Marco D’arma e la Nissafive cercano di farsi conoscere in una città dove lo sport latita,ad eccetto di alcune realtà come la Pro Nissa e la Nissa Rugby.
“Spero che grazie all’aiuto della Nazionale femminile in questi campionati del mondo,il movimento femminile possa essere un trampolino di slancio per tutte quelle ragazze che si vogliono avvicinare a questo sport.
Il calcio negli ultimi anni non vive più di quelle emozioni e passioni di un tempo,cose che invece rivedo nel movimento femminile dove oltre la passione e l’impegno,le ragazze mettono sacrificio dividendosi tra lavoro e studio.
Spero di continuare in questo progetto di crescita a Caltanissetta,dove oltre al calcio a 5,spero di vedere e magari realizzare insieme alla Nissa(dove mi auguro un futuro di crescita) una squadra femminile di calcio.
Ma per fare tutto ciò bisogna rilanciare lo sport in città con investimenti e ripristinando le strutture ormai in stato di abbandono.
Io mi sono messo a disposizione del Sindaco Roberto Gambino e all’Assessore Cettina Andoloro,cercando di dare loro una mano.
Per fare ciò,dobbiamo essere una squadra coesa che deve lavorare in questo obbiettivo comune,per questo a giorni spero di avere un incontro con la giunta per far conoscere il mio progetto di crescita di calcio femminile in città.
Ma intanto devo ringraziare la Uisp che crede e organizza il campionato regionale siciliano dove la Nissafive partecipa.
Poi un grazie al nostro allenatore Salvatore Pastorello che dal 2012 allena questa squadra con costanza e impegno fuori dalla norma.
Ma un grazie speciale va ad Alisea Lomonaco(capitano),Adriana Naselli,Angela Parisi,Angela Cocita,Carla Valenti,Roberta Andaloro,Valentina Puma,Flavia Lombardo,Erika Librizzi le nostre calciatrici che Caltanissetta deve imparare a conoscere.
Loro che sin da piccole giocavano con altri bimbi, tutti maschi. Ma ne sono orgogliose, e non è solo una questione di sesso. Lontano dai media, dai maxi sponsor, dagli stipendi stellari, dalle pretese, dalle eccessive coreografie e dai vizi da star, le nostre ragazze fanno riscoprire il senso dello sport. Proprio come in campo, quotidianamente affrontano una vita a testa alta. Le prendono di santa ragione, sono bistrattate, ma stanno lì, combattono, non si arrendono mai e poi strappano una vittoria inaspettata, danno un ceffone da sogno e fanno piangere di gioia in un match di sangue, sudore e lacrime.
Io da semplice dirigente posso dire che sono orgoglioso di voi,e spero che in futuro anche Caltanissetta potrà esserlo”
Marco D’Arma