Ieri, poi, negli uffici dell’Assessorato regionale delle Infrastrutture, si è tenuto un vertice fra l’assessore Falcone, i dirigenti dell’Anas e le associazioni degli autotrasportatori (Aias, Aitras/Trasportiunito, Fita/Cna, Casartigiani, Confartigianato, Assiotrat/Alis, Assotrasport)in merito alle limitazioni introdotte sull’A19 per il traffico dei veicoli superiori a 32 tonnellate a pieno carico. Dal confronto è emersa la conferma quanto sia di fondamentale importanza contingentare il traffico nel tratto fra Enna e Tremonzelli. Un frattura a taglio sul viadotto Cannatello, rilevata dall’Anas e costantemente monitorata, rende elevato il rischio per l’incolumità degli utenti della Catania-Palermo.
Per la viabilità alternativa è stata vagliata dalle parti una soluzione differente rispetto a quella, inizialmente proposta dall’Anas, che comporterebbe un allungamento dei tempi di percorrenza di due ore circa. È stato accertato – con un sopralluogo seguito alla riunione – che la strada provinciale 121 è praticabile dai mezzi pesanti in entrambe le direzioni, dunque a doppio senso di marcia, e potrebbe essere la giusta soluzione per ovviare ai disagi della categoria.
L’assessore Falcone, accogliendo le richieste degli autotrasportatori, si è impegnato ad istituire attraverso un decreto un tavolo tecnico permanente dedicato al trasporto su gomma e che si riunirà almeno una volta al mese. Lo scopo, tra le altre cose, è di assicurare la condivisione delle decisioni programmatiche dell’Anas garantendo congrui tempi d’avviso e di confronto. Falcone si occuperà, inoltre, di incontrare i vertici delle forze dell’ordine per garantire agli autotrasportatori una deroga sulle ore di guida per il maggior tempo percorso dovuto alla deviazione. L’Anas, infine, ha garantito che rimuoverà gli attuali cartelli di deviazione, poco visibili e con indicazioni non precise, considerato anche le 32 tonnellate previste come limite per accedere all’autostrada sono da intendersi a pieno carico.