Arrestato dalla polizia 25enne nisseno per atti persecutori nei confronti dell’ex fidanzata
I poliziotti della sezione volante, ieri, hanno tratto in arresto Andrea Bellia, nisseno di anni 25, gravato da pregiudizi di polizia, colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Caltanissetta, su richiesta della Procura della Repubblica, poiché resosi responsabile del reato di atti persecutori. L’uomo, da circa un anno, minacciava e molestava l’ex fidanzata. La donna viveva in uno stato di ansia e di paura e temeva per l’incolumità fisica propria e dei suoi familiari. Le indagini della Polizia di Stato hanno consentito di appurare che l’arrestato da qualche tempo tempestava di messaggi e telefonate anonime la donna, chiedendole di ricominciare la relazione sentimentale interrotta, facendo anche numerosi squilli al telefono della vittima. Dai tabulati telefonici è emerso, infatti, che fino al mese di luglio scorso Bellia ha effettuato, anche in orari notturni, oltre 200 chiamate e inviati 84 sms. L’arrestato ha, inoltre, minacciato di morte i genitori dell’ex fidanzata e i suoi amici. In uno dei tanti messaggi inviati al fratello della vittima, Bellia ha scritto che “li avrebbe sotterrati tutti” e di non avere paura della prigione. In più occasioni ha seguito la vittima nei pub o altri locali pubblici, dove la la ragazza si trovava in compagnia di amici, insultandola e minacciandola. In un’occasione, all’interno di un pub, Andrea Ballia ha, anche, aggredito un amico della donna, colpendolo con un pugno, solo perchè in compagnia della “sua amata”; in quell’occasione, inoltre, Bellia urlò a tutti i presenti che chiunque avesse toccato la sua ex “sarebbe morto”. In un’altra occasione Bellia ha fatto pressioni al titolare di un pub chiedendogli di non fare entrare l’ex nel locale. La donna, dopo i numerosi episodi persecutori subiti, non è più uscita da casa e ha evitato anche di pubblicare contenuti sui social network per non subire, “aggressioni” anche negli spazi virtuali. L’uomo, dopo gli adempimenti di rito, è stato condotto al carcere di Malaspina a disposizione dell’Autorità giudiziaria.