D’accordo con il presidente della Cassazione Giovanni Mammone, “l’intervento in favore delle vittime deve interessare non solo le strutture giudiziarie, ma anche quelle pubbliche (servizi sociali), private (associazioni di volontariato) e sanitarie, sulla base di un modello di intervento di cui dovrà necessariamente essere individuato un credibile soggetto di coordinamento”.
A Caltanissetta già dal 2017 abbiamo istituito un tavolo tecnico per il contrasto alla violenza sulle donne presso la prefettura, ma il limite è sempre la carenza di risorse per quei soggetti che dovrebbero offrire servizi sul territorio non solo di Caltanissetta città, ma di tutta la provincia. Non bastano dialogo e coordinamento delle istituzioni coinvolte e delle associazioni di volontariato, bisogna mettere risorse, coinvolgendo i distretti socio-sanitari che non solo non sanno spendere le risorse, ma tra gli obiettivi non mettono le donne vittime di violenza.
#stopviolenza
Alessandra Cascio
consigliera di parità provincia di Caltanissetta