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Lettera di Vincenzo Pennica: “In ospedale arredi danneggiati e sporcizia, bisogna porre rimedio”

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Negli ultimi tempi si è parlato molto di sanità e l’attenzione è stata puntata sulle condizioni di alcuni ospedali siciliani.

Nei giorni scorsi mi sono recato al reparto di Ginecologia-Ostetricia dell’ospedale “Sant’Elia” di Caltanissetta e mi sono accorto che sia le condizioni igieniche/sanitarie che quelle dell’arredo lasciano fortemente a desiderare (come si evince dalla foto).

Gli ospedali dovrebbero rappresentare un luogo sicuro e pulito, dove poter risolvere i propri problemi di salute o aspettare seduti comodamente l’orario di apertura per poter visitare i propri cari e invece bisogna stare bene attenti a difendersi dalla sporcizia che circola nelle sale d’attesa, nelle corsie e molto spesso anche nei reparti e stare attenti a non farsi male mentre si sta per sedersi.

È ora di aprire gli occhi e porre rimedio, senza aspettare gli articoli o i servizi in tv, è ora di mettere fine alla malasanità che per troppi anni ha dominato la nostra città e continua a farlo. I nostri “manager” non devono soltanto essere capaci a spartirsi le indennità o i relativi premi. L’assistenza medica e la qualità è un diritto di tutti, di ogni essere umano, adulto o bambino che sia, va assicurato un supporto medico dignitoso e adeguato nei presidi ospedalieri, così che siano capaci di accogliere nel migliore dei modi le persone che necessitano di assistenza.

La dignità del paziente, quale persona umana, è un valore fondamentale dell’assistenza ospedaliera e, come tale, l’Azienda Sanitaria deve garantirne la tutela da parte di tutti gli operatori che, a qualunque titolo, si trovino ad operare presso il nosocomio e possano entrare in contatto con il paziente.

Vincenzo Pennica

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