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Lavori di pubblica utilità per scontare la pena. Attivato il protocollo tra Comune e Tribunale di Caltanissetta

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I condannati alla pena del lavoro di pubblica utilità potranno prestare la loro attività non retribuita in favore della collettività presso il Comune di Caltanissetta nelle piccole manutenzioni, per la cura del verde pubblico e in altre collaborazioni a vario titolo con gli uffici dell’ente. E’ quanto stabilisce il protocollo d’intesa siglato nei giorni scorsi dal vicesindaco di Caltanissetta, Felice Dierna, in rappresentanza dell’amministrazione comunale e il presidente del Tribunale di Caltanissetta, Daniele Marraffa.

L’intesa rientra nell’accordo quadro siglato tra il Tribunale e l’ufficio esecuzione penale esterna sulla base del decreto ministeriale 26 marzo 2001. L’attività non retribuita in favore della collettività sarà svolta in conformità con quanto disposto nella sentenza di condanna nella quale il giudice indica il tipo e la durata del lavoro di pubblica utilità. La direzione del personale del Comune di Caltanissetta coordina le prestazioni dei condannati, la redazione di un piano individuale di inserimento lavorativo e le comunicazioni con l’Uepe. Il Comune si impegna altresì a fornire la copertura assicurativa per malattie e infortuni professionali nonché per responsabilità civile presso terzi.

“Grazie al protocollo siglato con il Tribunale di Caltanissetta il nostro Comune può essere annoverato tra le organizzazioni impegnate nell’attuazione del valore rieducativo della pena, così come stabilito nella nostra Costituzione – afferma il vicesindaco di Caltanissetta -. La possibilità di svolgere lavori in favore della collettività consente ai condannati di attivare una giustizia riparativa nei confronti della società e al contempo di cimentarsi in attività lavorative che supportano le finalità dell’amministrazione in tema di decoro urbano”.