Il presidente della commissione Ambiente Tumminelli ribatte all’opposizione: “Epiteti contro il Movimento, mi riservo di agire nelle sedi opportune”
Il presidente della terza commissione Ambiente Michele Tumminelli del Movimento 5 Stelle ribatte ai consiglieri d’opposizione che hanno formalizzato la richiesta di una seduta per votare la sua revoca e sostituzione asserendo che avrebbe “messo in dubbio l’onorabilità dei consiglieri comunali componenti la commissione”. Scrive Alberto Sardo su Radio CL1.
“Smentisco categoricamente, anzi voglio che vengano elencati quali sarebbero questi atti di disonore nei riguardi dei componenti a cui fanno riferimento. Semmai ribatto che al contrario all’interno della commissione sono stati utilizzati epiteti da parte di un consigliere comunale nei riguardi del Movimento 5 Stelle e mi riservo di presentare il caso nelle sedi opportune”, afferma Tumminelli.
Il presidente della terza commissione ha chiesto all’ufficio di presidenza la produzione della seduta del 16 giugno in cui sarebbe stato definito da un consigliere d’opposizione come una persona a capo di una “cosca”.
Sullo sfondo c’è lo scontro per la maggioranza in commissione che al momento è passata nelle mani dell’opposizione dopo l’abbandono del movimento da parte del consigliere Fabrizio Di Dio che è componente della terza e presidente della seconda. Nei giorni scorsi si è celebrata una conferenza dei capogruppo alla presenza del segretario generale dell’ente e sarebbe emerso che le commissioni devono rispecchiare la composizione politica del Consiglio comunale dove il Movimento 5 Stelle tiene ancora salda la maggioranza. Per questo motivo si dovrebbe procedere a breve termine ad una rimodulazione che ristabilisca i rapporti di forza anche all’interno delle commissioni. Nel frattempo però il presidente Tumminelli ha 15 giorni di tempo dal ricevimento della richiesta (pervenuta il 25 giugno scorso) per convocare la seduta richiesta dai consiglieri Michele Giarratana, Fabrizio Di Dio, Calogero Adornetto e Salvatore Mazza.
“Hanno indetto una convocazione secondo regolamento per motivi urgenti. In questi casi il regolamento dice che il presidente entro 15 giorni deve indire una seduta per discutere di questi argomenti cosa che io farò”, conferma Tumminelli a Radio CL1.
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