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Federazione Movimento Noi Liberi: “Negata libera scelta ai disabili, solo servizi con enti accreditati”. Sit-in di protesta in piazza D’Orleans

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Riceviamo e pubblichiamo la nota integrale:

La Federazione Movimento Noi Liberi Regionale non  comprendere a quali aspetti migliorativi si riferisce l’onorevole La Rocca Ruvolo, in riferimento al  decreto presidenziale approvato dalla VI commissione Ars in data 21 agosto 2018, in tema di sostegno alla disabilità ed alla non autosufficienza. Tale decreto infatti  comporta solo un danno alla persona con disabilità poiché prevede:

  1. una diminuzione dell’assegno di cura;
  2. l’applicazione dell’ Isee solo per le persone disabili adulti;
  3. il riconoscimento all’assegno di cura solo alle persone disabili gravissimi in età inferiore ai 66 anni;
  4. previsione di servizi territoriali solo per le persone disabili gravi .

La Federazione ha scritto più volte e in diversi incontri ha sempre posto   le stesse richieste e segnatamente:

∙ mantenimento dei criteri e modalità di attuazione del decreto presidenziale  545 il quale prevede: un assegno di cura di 1500€ mensili per tutti i soggetti disabili gravissimi senza distinzione di reddito o di età;

∙ L’ applicazioni del comma 3 , art. 9 della LR 8/2017 che prevede per tutti i soggetti disabili gravi e gravissimi il diritto alla libera scelta tra la forma diretta o indiretta;

∙trasferimenti monetari diretti a ciascun avente diritto (persone disabili gravi e gravissimi) secondo quando previsto dalla legge regionale 8/2017 , articolo 9 comma 6.

Il governo non ha accolto le richieste formulate dalla Federazione in difesa delle persone con disabilità e ,  cosa ancor più grave, non ha osservato la legge.

Le istanze poste dalla Federazione sono supportate da norme legislative, mentre il decreto presidenziale, sotto tale punto di vista,  risulta deficitario di supporto normativo.

Le stesse richieste formulate dalla Federazione, inoltre, sono pervenute direttamente al presidente Musumeci da parte di tantissime persone con disabilità.

Il decreto approvato dalla VI commissione prevede per i soggetti gravi  solo una libera scelta tra i servizi territoriali; ebbene , a questo punto occorre specificare cosa s’intende per servizi territoriali.

I  servizi territoriali  sono quei servizi che vengono organizzati da enti o cooperative accreditate, che avranno il diritto e il  riconoscimento economico per scegliere per la persona disabile, il luogo dove svolgere il servizio, l’orario di espletamento del servizio e il personale che espleterà il servizio.

Le persone con disabilità grave  in caso di servizi territoriali, potranno solo scegliere se accettare quell’atto di costrizione di luogo , orario  e personale o dover rifiutare il servizio ( solo perché hanno per la loro vita aspettative diverse, come ad esempio  godere una vita normale, usufruendo di servizi pubblici semplicemente con un operatore scelto e contrattualizzato dalla stessa  persona disabile, avente diritto, che sostituisce le sue abilità mancati), per vivere una vita piena e inclusiva.

Il  nostro governo non riesce ad accettare che le persone disabili possano vivere una vita normale,  scegliere dove andare, dove vivere e da chi farsi assistere , decidere per la propria persona.

Eppure sono tutte nozioni  semplici e di facile comprensione,  previste, peraltro, dalla legge, ma che,  ad oggi, la scrivente Federazione non è riuscita,  anche utilizzando semplici parole, a fare applicare la legge più volte richiamata.

Liugi, Giuseppe, Lucia, Annalisa, Lorenzo, Salvatore, Francesco, Marco, Gioacchino, Angela, Matteo, Calogero………….   Tutte queste persone vogliono semplicemente “VIVERE”. Vivere la propria vita senza alcun ostacolo, senza alcun limite, vivere pienamente le proprie giornate: andare a fare la spesa, uscire con gli amici, andare a mangiare una pizza, andare al bar, andare al mare, vivere a casa propria, nutrire i propri sogni, realizzare i propri desideri, valorizzare le proprie abilità, essere assistito da persone che vengono  scelte personalmente dalla persona disabile; tutti atti quotidiani della vita normali e scontate che in una società civile dovrebbero essere rispettate.

Infine, si evidenzia  che nessuna associazione  ha mai richiesto ciò che prevede il decreto presidenziale; naturalmente il  riferimento è rivolto alle associazioni di famiglie e persone disabili.

Le persone disabili non  si piegheranno all’ evidente ingiustizia posta in essere dal governo siciliano, non si rassegneranno all’illegittimo comportamento posto in essere da tale governo , perché le famiglie e le persone disabili appartenenti alla Regione Sicilia sono forti e capaci di affrontare tutte le avversità che la vita gli pone. La Federazione si ritiene  orgogliosa di tutte le famiglie che, nonostante l’assenza dello stato, oggi, riescono comunque a garantire ai propri cari la permanenza presso il proprio domicilio e nel proprio nucleo familiare. Il governo Musumeci, evidentemente, non ha ben chiara la grande ricchezza presente nel territorio Siciliano , quale quella della famiglia,  valore assoluto di tutti i siciliani e unico pilastro fondamentale della società.

Per questa ragione la Federazione ha organizzato un Sit-in che si terrà giorno 10 settembre 2018 in piazza D’Orleans, Palermo,  dalle ore 11:30 alle ore 13:30. Nella giornata di manifestazione tutti i partecipanti  indosseranno una maglia nera in segno di lutto, per evidenziare che con il governo Musumeci è morta la democrazia.

Per lo stesso giorno, inoltre, la Federazione ha  richiesto un incontro al presidente Musumeci per consegnare una richiesta formale di modifica del decreto presidenziale.

La Federazione si augura, infine, che possano esserci, prima di quella data, dei cambiamenti tali in tal senso che portino il  governo siciliano vicino alle persone volto a guardare avanti per una Sicilia che può diventare “bellissima” .

 

 

(Foto SiciliaNews24)