Delia. “Donna morta dopo una lite”, madre e figlia a processo in Corte d’assise
Madre e figlia sono finite sotto processo in Corte d’assise per omicidio preterintenzionale, con l’accusa di avere colpito una loro compaesana causandole una serie di problemi che la condussero alla tomba nel giro di due anni. A rispondere di queste accuse Rita Di Grigoli, 54 anni e Paola Gulizia, 27 anni (difese dall’avvocato Calogero Meli). Le due donne, il 23 giugno 2013, litigarono per futili motivi con la vicina di casa Carmela Barone, che aveva 60 anni, ma dalle parole si scatenò un parapiglia durante la quale Barone venne spinta a terra, battè la testa contro un oggetto e, secondo l’accusa, fu anche colpita al capo. La donna non morì subito, ma per lei iniziò un vero e proprio calvario; fu ricoverata in una casa di cura dove morì il 19 settembre 2015. La lite, stando alla ricostruzione del pm Maurizio Bonaccorso, iniziò perché un nipote della vittima stava scorrazzando con il motorino nella via dove vivono le due famiglie e il rumore aveva infastidito madre e figlia.
La prima udienza del processo è stata subito rinviata perché la Corte d’assise nissena (presidente Roberta Serio, giudice a latere Graziella Luparello) vuole rintracciare alcuni parenti della vittima residenti in Inghilterra per dare loro modo di costituirsi parte civile, qualora lo ritengano opportuno. Altri familiari lo hanno già fatto e sono assistiti dall’avvocato Luigi Di Natale; si torna in aula a maggio.
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