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Comitato di quartiere Centro storico: “Sedute del consiglio comunale convocate inutilmente, uno spreco”

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Riportiamo, integralmente, una nota a firma comitato di quartiere Centro storico (San Domenico, Angeli, San Giovanni):

“Ascoltando  in diretta streaming  la seduta del consiglio Comunale del 23/04/2018 avente all’ordine del giorno “Mozioni a favore degli insegnanti siciliani delocalizzati legge 107/2015” riteniamo fortemente irrispettoso verso i cittadini convocare le sedute  in consiglio comunale, inutili e pretestuose, affrontando tematiche che sicuramente hanno la loro importanza ma che non influiscono e non migliorano direttamente la vita del nostro territorio e dei nostri cittadini, come ad esempio, la mozione a favore degli insegnanti siciliani, semplicemente simbolica  per il risultato che si otterrà, una presa in giro nei confronti dei docenti, una modestissima iniziativa che nella sostanza non produrrà nulla e rimarrà generica e strumentale.

Ancora oggi assistiamo a continui convocazioni  inutili e pretestuose. Quanto testé affermato,  è stato condiviso in una nota inviata in Consiglio Comunale dalla consigliera Adriana Ricotta, assente per motivi politici e letta dalla presidente del Consiglio Comunale Leyla Montagnino.

Prima della lettura del documento, caso strano e inspiegabile,  esce fuori un dibattito tra i 18 consiglieri presenti, se leggere la nota o cestinarla, (leggere o non leggere questo è il dilemma)  molti che prediligevano  la non lettura forse perché convinti della farsa che si stava consumando, alla fine decidono  per la comunicazione della nota, che recita: “Si comunica la S.V., la sottoscritta non presiederà al consiglio comunale del 23/04/2018 per motivi politici. A tal uopo per quando sopra dichiarato si ritiene che lo stesso non abbia nessuna valenza e validità  politica, come espresso durante la conferenza di capigruppo, dove mi sono opposta in maniera manifesta votando il mio dissenso alla celebrazione. Ritengo altresì che questo Consiglio Comunale ha una incidenza pari a zero spostando il tiro alle varie problematiche della nostra città, favorendo una amministrazione sorda e latitante che non ha prodotto iniziative concrete. Infine si chiede la S. V. a dare lettura della presente nota”.

Sono anni che i cittadini auspicano un atteggiamento serio nella convocazione dei  Consigli Comunali ed un utilizzo rispettoso dei soldi pubblici.

Questa storia deve finire, non possiamo accettare da relatrici, prime firmatarie, ecc. delle mozioni, iniziative ipocrite e clientelari.

Oggi allo stato attuale,  qualche consigliere è già impegnato  in campagna elettorale, il prossimo anno a giugno si andrà a votare per il rinnovo del consiglio Comunale e quindi il fine giustifica i mezzi.

A scanso di equivoci,   oggi i cittadini responsabili e sensibili,   offrono la più ampia solidarietà ai docenti delocalizzati e pronti  a lottare al loro fianco e di attuare ogni forma di protesta pubblica  per garantire i loro diritti inviolabili, convinti pure che il consiglio comunale non ha nessuna competenza per trattare l’argomento, prova ne sia che prima di dare  lettura, la presidente del consiglio affermava che la mozione originale è stata modificata dal segretario comunale per difficoltà di interpretazione, in poche parole il Consiglio Comunale “nun ci Trasi nenti” con la mozione. Risultato: Iurnata persa e figlia fimmina, parafrasando Grana spinnuti ammatula!!  Questo scherzetto incide sulle casse comunali per circa 1.200,00 euro, tra gettoni di presenza a favore dei diciannove consiglieri comunali presenti  e straordinari pagati ai dipendenti comunali, e Pantalone paga. Ricordiamo ai consiglieri distratti, che la solidarietà si mette in pratica gratuitamente, come da anni  hanno agito i comitati di quartiere mettendosi al servizio dei cittadini disinteressatamente. È scorretto essere solidali con i soldi dei cittadini, non può e non deve essere questo il  motivo per la convocazione di un consiglio comunale che rappresenta un insulto verso tutti gli utenti che pagano, attraverso i soldi pubblici, i gettoni di presenza ai consiglieri comunali.

Per dare forza alla solidarietà basta rinunciare per questa seduta  al gettone di presenza a favore delle fasce deboli della città o in alternativa  protestare contro le istituzioni regionali o nazionali, attraverso un forte e accorato comunicato  stampa presso i quotidiani nazionali a firma di tutti i consiglieri comunali, sarebbe stato più produttivo, meno demagogico e più credibile, per non parlare del cosiddetto “danno sociale indiretto”, riferibile alle assenze dal lavoro ordinario di quella parte dei consiglieri comunali che sono dipendenti pubblici e che, per partecipare ai lavori consiliari, lasciano scoperti i propri incarichi presso gli altri uffici, Da non dimenticare che le aziende private  presso cui lavorano, richiedono  direttamente al Comune il rimborso del costo lordo del dipendente per la durata delle Commissioni Consiliari e dei Consigli.

Tutto pagato, anche in questo caso, da Pantalone.

Un particolare riferimento vogliamo dedicarlo ai lavori del Consiglio Comunale. L’attuale Consiglio Comunale, affermato anche dalla Consigliera Ricotta,  è al capolinea, non sembra essere più in grado di espletare le funzioni amministrative essenziali per garantire e risolvere i problemi atavici della città. L’attuale Consiglio comunale, escludendo pochissimi,  manca di una linea politica chiara sui grandi temi che appannano il futuro della città che continua ad essere accudita da consiglieri che non hanno voglia di regalare ai cittadini il loro impegno, consiglieri sempre assenti quando le esigenze della città lo richiedono, un Consiglio comunale consumatosi, dunque, all’insegna della pochezza e dell’inconsistenza politica, e amministrativa. Ecco spiegato il motivo perché i cittadini sono  stanchi e disertano le riunioni dei consigli comunali.

Attraverso questo comunicato facciamo un appello: Invitiamo i consiglieri comunali a prendere da oggi e per il futuro posizioni impegnative a favore dei cittadini e si dimostrino idonei a difendere gli interessi dei cittadini e la dignità della nostra martoriata città”.

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