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Muore diciotto mesi dopo incidente, nisseno a processo

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Un incidente stradale finito in tragedia – con la vittima deceduta un anno e mezzo dopo essere stata investita in via Xiboli – è costato il processo per omicidio colposo al quarantenne nisseno Elia Giardina, adesso imputato davanti al giudice monocratico Tiziana Mastrojeni.

Era la sera del 7 febbraio 2015 quando il nisseno Salvatore Nicoletti venne investito – come detto in via Xiboli, nel tratto dove si trova anche un negozio di ceramiche – dalla vettura condotta da Giardina, il quale, inizialmente si allontanò senza prestare soccorso al ferito, salvo poi presentarsi in Questura per sostenere di non essersi accorto di nulla in quanto il tratto di strada era parecchio buio e quindi, a suo dire, non aveva visto l’uomo attraversare la strada. Giardina è già stato giudicato e condannato per omissione di soccorso in primo grado; ad assisterlo è l’avvocato Giacomo Vitello.

Solo che, a rendere più grave il quadro indiziario, fu la morte di Salvatore Nicoletti, avvenuta il 7 agosto 2016, quando l’uomo aveva 52 anni; a causa dell’incidente l’uomo finì sulla sedia a rotelle, ma i traumi riportati nel sinistro, sempre secondo la ricostruzione della pm Simona Russo, avrebbero causato complicazioni tali da portarlo alla tomba dopo diciotto mesi. O almeno fu la consulenza medico-legale fatta eseguire dalla Procura nissena a giungere a tale conclusione. L’ultima udienza è stata rinviata per assenza del consulente che doveva essere sentito e si tornerà in aula a fine settembre. A chiedere che fosse fatta luce sulla vicenda furono i familiari della vittima, i quali si sono adesso costituiti parte civile con l’avvocato Valeria D’Anca.

Nicoletti, subito dopo l’incidente, venne soccorso da alcune persone compreso un dipendente del negozio di ceramiche di via Xiboli che ieri è stato sentito in aula, affermando di avere visto lo sfortunato cinquantaduenne a terra e altre persone che gli stavano prestando i primi soccorsi. La prossima udienza è fissata per settembre.

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