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Attività di panificazione, richieste degli operatori disattese. Sberna (Confartigianato): “Le aspettative sono state deluse”

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In data 16 marzo 2018 in Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana viene pubblicato il decreto dell’assessorato alle Attività produttive sulle disposizioni relative all’attività di panificazione  e “purtroppo ancora una volta le richieste dei panificatori sono rimaste inascoltate e le aspettative sono state deluse”, afferma il presidente di Confartigianato imprese Caltanissetta, Beniamino Tarcisio Sberna, e in queste nuove disposizioni viene  revocato il Decreto del precedente Assessore regionale Mariella Lo Bello. Il nuovo Decreto promosso dall’Assessore alle Attività produttive continua a fomentare il malcontento della categoria dei panificatori e delle sigle sindacali di rappresentanza, in quanto risulterebbe peggiorativo del precedente Decreto che, già ricordiamo, era stato tacciato di violare le disposizioni normative sulle liberalizzazioni delle merci e, nel merito, di favorire sia il proliferare di concorrenza sleale  a vantaggio della grande distribuzione, sia dell’abusivismo, e di contribuire ulteriormente allo svilimento dell’ attività artigianale della panificazione. Valore culturale imprescindibile per la stragrande maggioranza dei cittadini siciliani, che apprezzano la fragranza, la bontà, la genuinità ed i profumi emanati dal pane sfornato di giornata, e non la semplice doratura, rifinitura o cottura di un prodotto surgelato o semilavorato che viene, spesse volte, tacciato come pane fresco. L’attuale art. 2 al comma 1) dispone che la panificazione è vietata un giorno alla settimana comprensiva dell’obbligo di chiusura per la prima e terza domenica di ciascun mese, il successivo comma 2) affida alla concertazione tra Sindaci ed organizzazioni principali di categoria, la possibilità di sostituire le giornate di cui al comma 1 e disporre nuova turnazione.

“Ci si chiede quindi- continua sempre Sberna – che fine faranno adesso le ordinanze dei sindaci che hanno provveduto a disporre le turnazioni nei loro comuni. L’obiettivo prioritario era quello di sanare il decreto Lo Bello, invece gli errori sembrano essere stati replicati, con effetti deleteri sull’attività dei panificatori. Occorrerà sicuramente – conclude il Presidente di Confartigianato- rispondere congiuntamente e fattivamente per portare all’Ars specifico disegno di legge che possa disciplinare con razionalità la complessa materia della panificazione in Sicilia, in conformità alle vere esigenze della maggior parte dei panificatori.”

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