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Associazione piùCittà: “C’è la volontà di istituire una coop. di comunità sperimentale a sostegno delle famiglie che non hanno casa”

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Si è svolta il 5 luglio alle ore 18.00 presso i locali della Casa delle culture e del volontariato “Colajanni” una intensa assemblea dell’associazione di promozione sociale piùCittà. Hanno relazionato i quattro rappresentanti dei laboratori Davide Capodici (Sociale e dello sviluppo di comunità); Giuseppe Giugno; (Educazione e cultura); Alberto Carlino (Lavoro, occupazione e sviluppo economico); Giuseppe Firrone (Ambiente e qualità della vita).

Il quadro delle attività svolte converge verso lo studio delle esigenze più “sensibili” della organizzazione sociale cittadina: disagio abitativo; servizi (rifiuti e acqua, in particolare); povertà educativa; occupazione e modelli di sviluppo.

Il presidente Piero Cavaleri ha rappresentato una sintesi di quanto emerso. Affiora un’immagine della città composta da uomini e donne che intendono mettere a disposizione le proprie professionalità e competenze per farsi “mediatori” con la realtà, aprire vie percorribili e innescare processi.

Particolarmente discusso, anche sul piano tecnico, è stato il proposito di istituire una cooperativa di comunità che consenta di applicare un modello sperimentale a sostegno delle famiglie che non hanno casa. Positivi anche i riscontri del primo evento realizzatosi giorno 2 luglio presso la Bcc del Nisseno, dedicato alla ricostruzione delle indagini e delle sentenze che hanno riguardato la strage avvenuta ad Ustica il 28 giugno 1980.

L’assemblea è stata anche un momento per valutare come l’azione di piùCittà possa innestarsi nel dibattito politico cittadino, che già sin d’ora sembra condizionato dai prossimi appuntamenti elettorali. Numerosi associati hanno sottolineato la necessità di fornire riflessioni, stimoli, studi che accrescano il patrimonio di idee all’interno di un confronto che rischia di essere asfittico, fazioso e già compromesso da giochi di posizionamento che saldano il vecchio con il vecchio, dentro pratiche di gestione

cittadine che riproducono i modelli che hanno portato la città a essere sempre più ferita. Al tal proposito, l’assemblea ha delegato il direttivo dell’associazione a lavorare in vista di un orientamento politico del gruppo da mettere a servizio della città.

A questo proposito così si è espressa la componente del direttivo, Marina Castiglione: «Troppi segnali preoccupanti spingono a vedere a Caltanissetta una sfaldatura nel tessuto coesivo – sociale, produttivo, economico – sebbene non manchino sforzi di soggetti, anche collettivi. Fare politica può essere esaltante o deprimente, dipende dal modo con cui si affronta e dalla motivazione che ne orienta l’azione. Se la motivazione è l’amore per la propria comunità, non ci sono soggetti da cui difendersi, ma soltanto soluzioni da trovare. Perché la città e tutti i suoi cittadini meritano un progetto in cui riconoscersi e di cui essere orgogliosi; meritano buona fede e buona volontà. Decidiamo di spenderci per Caltanissetta perché vediamo la possibilità di una qualità di vita migliore, di un contesto relazionale non disumanizzante, di un protagonismo politico e culturale che consenta di fare la differenza».

L’associazione piùCittà, pertanto, al termine dell’assemblea, ha valutato positivamente di lavorare, organizzando momenti di incontro e confronto su temi che indirizzino l’attenzione sul tema “Caltanissetta – bene comune”.

Con questi intenti, i prossimi appuntamenti pubblici sono già stati fissati il 17 e il 25 luglio quando l’associazione proporrà dei momenti di approfondimento sull’agenda rossa di Paolo Borsellino e i nuovi sconcertanti scenari giudiziari e sulla relazione fra giovani e politica.